Portico di Caserta – Sette firme, depositate dal notaio poche ore dopo l’approvazione del bilancio, hanno messo la parola fine al secondo mandato amministrativo di Giuseppe Oliviero. A Portico di Caserta, il Consiglio comunale è stato sciolto in anticipo dopo le dimissioni congiunte dell’intera opposizione e di tre esponenti fino a ieri considerati parte della maggioranza.
A determinare la caduta dell’Amministrazione sono stati i quattro consiglieri di minoranza – Franco Cantiello, Gerardo Massaro, Patrizia Morrone e Cosimo Cristillo – insieme al presidente del Consiglio comunale Luigi Piccirillo, a Giovanni Iodice e alla neo consigliera Elisa Merola, subentrata recentemente all’assessora Marisa Pascarella, scomparsa venti giorni fa.
La tempistica rende l’epilogo ancora più significativo. Nella mattinata di ieri l’assemblea cittadina aveva approvato il bilancio; poche ore dopo, invece, i sette consiglieri si sono recati dal notaio per formalizzare l’atto di dimissioni contestuali. Il documento è stato successivamente protocollato in Municipio, sancendo ufficialmente lo scioglimento del Consiglio comunale. Ora il Comune sarà affidato a un commissario prefettizio, in attesa del ritorno alle urne previsto probabilmente entro la prossima primavera.
Durissima la reazione del sindaco Giuseppe Oliviero, che affida il suo commento a una nota dai toni fortemente critici: “È stato un atto ignobile. I consiglieri si sono recati dal notaio durante un evento che aveva organizzato la nostra amica ed assessora Marisa Pascarella, che ci ha lasciati venti giorni fa. Non hanno avuto neanche il rispetto per questo momento che lei aveva organizzato nei minimi dettagli prima di morire. Dal punto di vista politico, dimettendosi, i consiglieri hanno interrotto il lavoro importante dell’amministrazione di Portico di Caserta senza alcun senso civico né rispetto per i cittadini e per il mandato che abbiamo ottenuto democraticamente, un lavoro che ha portato a valorizzare le potenzialità del nostro territorio anche in ambito extra-regionale. Sono deluso, ma non mollo. Continuerò a lavorare per la mia città”.

