Permesso premio al killer del vigilante metro Piscinola: la rabbia della figlia di Della Corte

di Redazione

Un permesso premio per festeggiare il suoi 18 anni, dopo neanche un anno di cella e con una condanna a 16 anni e mezzo per aver ucciso “con crudeltà” il vigilante Franco Della Corte, colpito a morte il 3 marzo 2018 all’esterno della metro di Piscinola, a Napoli.

Una festa, le foto che sono finite sui social – come raccontano oggi organi di stampa – e la ‘vergogna’ espressa dalla famiglia del vigilante che ha scritto una lettera ai giudici chiedendo “il massimo rigore ricordando il dolore che proviamo ogni giorno”. E’ la figlia del vigilantes – ucciso dal 18enne e da altri due imputati, anch’essi minorenni, che lo aggredirono di spalle e lo colpirono con delle spranghe – a scrivere la lettera e a dire, tra l’altro, questo: “A chi gli ha accordato il permesso mi permetto di ricordare che di recente ho compiuto 22 anni ma non ho spento candeline e non ho avuto torte e regali. E lo sa perché? Perché chi oggi festeggia ha ucciso mio padre, la persona più importante della mia vita”.

Sedici anni e sei mesi a testa. E’ stata la condanna, emessa lo scorso gennaio, per i tre componenti della baby gang che uccisero a bastonate il vigilante, 52enne di Marano di Napoli, deceduto il 15 marzo, dodici giorni dopo l’aggressione. Il neo 18enne, Ciro, è atteso, insieme agli altri due imputati,  Luigi e Kelvin) il prossimo 19 settembre dinanzi alla Corte di Appello del Tribunale dei minori per il secondo grado di giudizio. Intanto, però, ha potuto beneficiare del permesso premio e ritornare a casa per festeggiare la maggiore età.

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