Mondragone, incendio Monte Petrino. Zinzi: “Presidi interforze inefficaci”

di Redazione

Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha protocollato un’interrogazione indirizzata all’assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola avente ad oggetto “Incendio del Monte Petrino in tenimento di Mondragone”. L’interrogazione muove dal rogo che ha interessato le pendici del Monte Petrino nel primo pomeriggio di martedì; poi le fiamme si sono propagate rischiando quasi di avvolgere la ‘Rocca Montis Dragonis’, dove sorge un antico villaggio fortificato medievale, oggetto di campagne di scavi archeologici. Polemiche sono scoppiate anche per il mancato ed immediato intervento dei mezzi aerei.

“Solo l’azione dei vigili del fuoco e un colpo di fortuna – ha dichiarato il consigliere Zinzi – hanno evitato che fosse risparmiato l’antico maniero. Eppure a Mondragone, a circa 5 minuti di auto dal luogo dell’incendio, ha sede uno di quei presidi interforze con personale Sma Campania, annunciati in pompa magna dal presidente De Luca nel 2017, dai quali deve partire l’azione di prevenzione e primo intervento”. Per garantire il funzionamento e la gestione dei Presidi furono stanziati 2.7 milioni di euro, mentre la somma complessivamente destinata al potenziamento dei sistemi di monitoraggio è stata di 4.2 milioni di euro, compresi i fondi per l’acquisto di droni per volo ad alta quota.

“Una spesa ingente per l’acquisto di strumenti tecnologici – ha continuato Zinzi – che avrebbe dovuto tradursi in azioni concrete sui territori. Allora mi domando: se evidentemente questo Piano non ha funzionato per un’area a così breve distanza dal Presidio, che speranza c’è per gli altri Comuni della Campania sul fronte della prevenzione degli incendi?”. Nel testo il consigliere interroga la Giunta per “conoscere i motivi della mancata prevenzione e se il Piano delle Azioni per il contrasto al fenomeno dell’abbandono di rifiuti e dei roghi dolosi in Campania stia realmente funzionando come era da attendersi”

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