Pizzo “made in Ucraina”, i carabinieri di Gricignano arrestano complice degli estorsori di Qualiano

di Antonio Taglialatela

Deve rispondere dell’accusa di tentata estorsione, insieme ad altri tre connazionali già arrestati, l’ucraino Ivan Vats, 36 anni, domiciliato a Giugliano.

L’uomo è stato tratto in arresto, nella città a nord di Napoli, dai carabinieri della stazione di Gricignano, agli ordini del maresciallo Giuseppe Oliva, e sottoposto ai domiciliari su disposizione del tribunale di Napoli Nord.

La vicenda è legata alla cattura, compiuta lo scorso 19 aprile, dei connazionali di Vats (Andriy Fesiy, 37 anni, Aasilijus Gurenko, di 39, e Sergiy Kostynyuk, 39) che, con minacce e violenze, avevano tentato di costringere un ristoratore che gestiva un locale a Qualiano, anch’egli ucraino, a pagare somme di denaro per poter lavorare in maniera “tranquilla”.

Una richiesta di “pizzo” tutta “made in Ucraina”, alla quale hanno posto fine i carabinieri di Gricignano che, a seguito di indagini avviate lo scorso febbraio, sono riusciti a documentare l’attività estorsiva posta in essere dagli indagati ai danni del ristoratore e anche e di altri ucraini operanti nel settore degli autotrasporti.

L’indagine è partita da Gricignano poiché uno degli estorsori è lo stesso che, lo scorso novembre, aveva dato input ad un’altra indagine relativa al commercio illecito di sostanze anabolizzanti in palestre del Casertano e del Napoletano (leggi qui).

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