Caso Loris, Veronica Panarello: “Lo ha ucciso mio suocero, eravamo amanti”

di Stefania Arpaia

Catania – Confessione choc quella di Veronica Panarello, in carcere accusata di aver ucciso il figlio Loris. La donna ha detto a una psicologa del carcere di Catania che ad uccidere il bambino è stato il nonno, Andrea Stival.

Secondo quanto raccontato dalla donna, sarebbe stato il suocero a togliere la vita al bambino di 8 anni perchè tra i due c’era una relazione segreta. “Loris lo ha ucciso mio suocero, Andrea Stival – ha detto la Panarello – Ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l’ho detto prima perché avevo paura che uccidesse anche il bimbo più piccolo”. Poi ha aggiunto: “Eravamo amanti”.

La vicenda risale allo scorso 29 novembre 2014 quando il piccolo Loris fu strangolato nella sua abitazione di Santa Croce Camerina. Veronica fu arrestata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

La donna non aveva ancora fornito queste informazioni perchè aveva paura che potessero esserci ritorsioni sul figlio minore. Secondo la nuova ricostruzione, la donna avrebbe incontrato Andrea Stival per caso, tornando da scuola, e lui sarebbe salito in auto con lei, sdraiandosi sul sedile posteriore per non farsi notare. Sarebbero saliti a casa dove c’era Loris che, sostiene Veronica Stival, minacciava di rivelare al padre la relazione tra sua nonno e sua madre. Per quello lui lo avrebbe ucciso, usando un cavo elettrico, e avrebbe costretto lei a mettergli delle fascette nella mani per farlo stare fermo. E insieme, poi, si sarebbero liberati del corpo gettandolo nel canalone.

Le dichiarazioni della Panarello risalgono allo scorso gennaio. Il pm è stato informato, ma quando Veronica è stata ascoltata non ha detto nulla di rilevante, sostenendo che è diventata famosa, e che la conoscono anche a Hollywood. 

“Sono tranquillo – ha detto Andrea Stival – la mia posizione è stata vagliata da investigatori e magistratura dettagliatamente. E’ l’ennesima follia della donna”. Nessuna telecamera, riferiscono fonti locali, ha ripreso l’uomo in quella giornata avvicinarsi alla casa della vittima.

“La ricostruzione di Veronica Panarello – ha affermato il legale di Andrea Stival, l’avvocato Francesco Biazzo – è assolutamente irrilevante, frutto della sua fantasia, e non lo dico io, ma lo dicono gli atti del processo e le indagini che hanno escluso responsabilità di Andrea Stival”.

“Lo dimostrano i tabulati telefonici e la testimonianza della sua compagna, Andreina – ha aggiunto – Veronica Panarello ha sposato una tesi giornalistica e l’ha fatta propria. Una relazione tra loro? Tutto falso, una grande bugia. L’ennesima”.

Intanto i magistrati della Procura di Ragusa hanno fatto sapere che “non faranno sul punto, alcuna dichiarazione, continuando a lavorare come hanno sempre fatto”. Nessuna dichiarazione nemmeno da parte del marito della donna, Davide Stival. 

Veronica aveva più volte cambiato la versione dei fatti. In una prima fase, aveva negato di aver portato il bambino a scuola. Poi detto che il piccolo era morto mentre giocava con delle fascette elettriche. A seguire, ha aggiunto di essersi liberata da sola del corpo. E ora l’accusa contro il suocero. E’ chiaro che la credibilità della donna è in dubbio.

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