Bimba malata di Aids entra a scuola: il dirigente rassicura genitori

di Redazione

Trentola Ducenta – È stata iscritta regolarmente ed è in classe, alla scuola media “San Giovanni Bosco” di Trentola Ducenta (Caserta), la bimba di 11 anni malata di Aids la cui iscrizione era stata rifiutata ad inizio settembre.

“La bimba è entrata – spiega il dirigente scolastico Michele Di Martino – ed è in classe con un’insegnante di sostegno. Ora dobbiamo lasciarla in pace”. Lo stesso dirigente ha tenuto un incontro con un gruppo di genitori preoccupati per i propri figli, rassicurandoli insieme ad un pediatra e ad una psichiatra infantile. La bambina avrà anche un bagno personale.

Al termine i genitori hanno creato un comitato che controllerà che la bimba sia seguita con attenzione, ma molte, all’esterno dell’istituto, erano perplesse. “Abbiamo avuto rassicurazioni sulla trasmissione della malattia – dice una madre – ma ciò non toglie che può capitare, anche se è raro, che la piccola si ferisca e il suo sangue infetti qualche altro studente”. Qualcun’altra si spinge a dire di voler ritirare la figlia da scuola, collegando la vicenda della piccola con i disagi relativi al sovraffollamento e ai servizi igienici. “La ministra venga qui per vedere in quali condizioni sono i ragazzi; i bagni sono sporchi, le aule piccole, e ora questa ulteriore preoccupazione”. Un’altra madre dice che “ogni genitore dovrà prendere precauzioni e spiegare ai propri figli come comportarsi, ma la scuola è in grado di gestire questa situazione”. “Questa bimba ha sofferto tanto ed è giusto che venga accolta da tutti noi” afferma la mamma di uno studente.

La vicenda aveva sollevato un polverone giunto fino al ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, il cui intervento è stato risolutivo. Nella sede dell’Ufficio scolastico regionale è arrivata la svolta. Erano presenti la madre affidataria, Fortunata D’Agostino, che, insieme al marito Antonio, gestisce la comunità “Capodarco” in cui è ospitata la bambina, e il dirigente scolastico Di Martino. Quest’ultimo ha confermato che, da parte dell’istituto, non c’è stata discriminazione: come Francesca anche altri bambini erano stati esclusi per mancanza di posti.

A difendere l’operato del dirigente anche il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo, che definisce l’istituto “fiore all’occhiello della città”, e Di Martino “un professionista che ha sempre pensato al bene della scuola”, sottolineando, comunque, che la bambina “ha tutto il diritto di frequentare la scuola”.

Francesca (nome di fantasia, ndr.), come raccontato dai genitori affidatari nella lettera inviata al ministro Giannini, a luglio era stata accettata dalla scuola. Poi, il dettaglio sulla patologia da cui è affetta, secondo gli stessi avrebbe portato alla sua esclusione.

Il quotidiano dei vescovi, L’Avvenire, in prima pagina, con un editoriale del direttore Marco Tarquinio, aveva lanciato la campagna “Via quel no” per favorire l’accoglienza a scuola della ragazza. Anche la Curia di Aversa si era mossa in difesa della bambina: “Questa bambina ha il diritto di essere accompagnata nella vita, di avere relazioni con altri bambini, con suoi coetanei”, aveva commentato il vescovo Angelo Spinillo.

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