Palermo, si vendica del licenziamento e uccide capo cantiere e direttore: arrestato

di Stefania Arpaia

Palermo – Ha ucciso il capo cantiere e il direttore responsabile della cava in cui lavorava un uomo di 49 anni, nel palermitano.

L’assassino, Francesco La Russa, voleva vendicarsi per quel licenziamento che lo costringeva a riversare in difficili condizioni economiche. E così, armato di pistola, si è recato venerdì mattina, in una cava di Trabia, in contrada Giardinello, sequestrata alla mafia circa cinque anni fa, e ha aperto il fuoco.

A perdere la vita Gianluca Grimaldi, 39 anni, di Palermo e Giovanni Sorce, 59 anni, di Bagheria. 

Secondo quanto riferito da fonti locali, l’uomo era stato licenziato 7 mesi fa e non era più riuscito a trovare un’occupazione. Insieme al 49enne erano state licenziate altre 6 persone a causa delle difficoltà della cava che a stento riusciva ad ottenere ritorni economici. L’uomo si era recato più volte al cantiere per chiedere di essere riassunto e secondo molti appariva sempre più disperato.

Al momento del duplice omicidio, nell’ufficio del direttore era presente anche il contabile dell’impresa che è rimasto illeso. Tuttavia, in seguito all’accaduto, l’uomo ha avuto un malore ed è finito in ospedale.

La Russa è stata rintracciato dagli agenti di polizia che lo hanno arrestato poco dopo.

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