De Laurentiis: “No allo stadio nuovo, rifaccio il San Paolo”

di Redazione

Napoli – “Sul San Paolo prima si comincia a lavorare meglio è”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, annunciando un incontro mercoledì prossimo “tra il dottor Chiarelli, Formisano, Ceceri e Auricchio per a mettere a punto i 32 capitoli che ho indicato dopo aver fatto ricerche e verifiche all’interno del San Paolo”.

De Laurentiis ha spiegato di aver detto al sindaco di Napoli Luigi de Magistris di voler essere “operativo da subito, non voglio aspettare giugno perché siamo in ritardo. Io sono già pronto con le elencazioni di ciò che io ritengo necessario per rendere agibile lo stadio ed evitare brutte figure come ho fatto in 5 anni quando venivano quelli dell’Arsenal, del Chelsea o del Manchester City”.

“Ho detto al sindaco – ha aggiunto De Laurentiis – vuoi mantenere le tue attività complementari? Vogliamo i concerti? Facciamolo insieme, però in modo tale da tutelare un campo di calcio che è sempre stato considerato il più schifoso d’Italia”.

“Non ho nessuna intenzione di vendere Higuain”. Lo ha detto Aurelio De Laurentiis, sottolineando: “Noi stiamo rafforzando la squadra”. “Adesso stiamo facendo degli ulteriori rafforzamenti che però dobbiamo realizzare in maniera matematica, non tanto per farli – ha affermato il presidente del Napoli – il mercato è aperto 12 mesi all’anno perché quello che oggi non è maturo, ma tu lo stai negoziando, diventa maturo a giugno’’. “È chiaro che so che devo rafforzare una difesa, un centrocampo, diventare più forte in determinate situazioni – ha aggiunto – I nostri portieri per esempio sono straordinari”. “Mi si era rimproverato di non aver confermato Reina, tra l’altro bravissimo portiere – ma se non faccio crescere gli altri non si crescerà mai”.

“Benitez lo ha spiegato in tutti i modi che lui sta bene a Napoli e che è una cosa che lui ed io decideremo tra tre mesi”. Lo ha detto Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, rispondendo a una domanda sul futuro dell’allenatore di Benitez. “Lui ha la sua famiglia a Liverpool – ha affermato – se gli capitasse una chiamata della squadra di quella città, lui magari mi dice: `Con tutto il piacere che ho per te, per il Napoli per i giocatori, non posso stare lontano dalla mia famiglia, sono già due anni che non ci sono´ “. “Se invece – ha aggiunto – dovessero arrivare offerte da posti che distano due ore di volo da Liverpool come da qui e lui sta tanto bene qui…”. “Dopotutto noi abbiamo uno degli attacchi più forti e quando avrò sistemato definitivamente difesa e centrocampo saremo una squadra fortissima – ha concluso – Anche i portieri stanno crescendo”.

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