Pa, una circolare della Madia vieta incarichi ai pensionati

di Redazione

Marianna Madia Roma. Il ministro Marianna Madia ha firmato la circolare sui divieti per incarichi a pensionati nella Pubblica amministrazione.

Misure “volte a evitare che il conferimento di alcuni tipi di incarico sia utilizzato dalle amministrazioni pubbliche per continuare ad avvalersi di dipendenti in quiescenza”, così “aggirando di fatto l’istituto della quiescenza” e bloccando i “più giovani”.

La circolare dà indicazioni precise sull’attuazione e l’interpretazione dell’articolo 6 del dl 90 del 2014, il cosiddetto dl Madia di quest’estate, che già stabiliva come le pubbliche amministrazioni non possano conferire incarichi di studio e di consulenza, nè tanto meno dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo di amministrazioni pubbliche, a soggetti già lavoratori pubblici e privati collocati in quiescenza, ovvero in pensione, a meno che non si tratti di incarichi o cariche conferiti a titolo gratuito (ma al massimo per un anno, non prorogabile nè rinnovabile).

La legge include nel divieto anche gli incarichi e le cariche presso le società o gli enti a controllo pubblico, ad eccezione dei componenti delle giunte degli enti territoriali e dei membri degli organi elettivi di ordini professionali. Quanto agli organi costituzionali, sempre stano alla legge, viene previsto che si adeguino alle disposizioni nell’ambito della propria autonomia. Tra le posizioni che invece restano consentite, ci sono gli “incarichi di docenza”.

La nuova disciplina viene specificato si applica agli incarichi conferiti a decorrere dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto. “Quest’ultimo è entrato in vigore il 25 giugno 2014”, viene ricordato. Ecco che “la nuova disciplina si applica, dunque, a partire da questa data, con la conseguenza che non sono soggetti ai nuovi divieti gli incarichi conferiti fino al 24 giugno 2014 compreso”.

La data alla quale occorre fare riferimento, chiarisce la circolare, “ai fini dell’applicazione del divieto, è quella della nomina o del conferimento dell’incarico, quindi dell’atto con il quale l’autorità titolare del relativo potere vi ha proceduto, indipendentemente da adempimenti successivi, come gli atti di controllo”. E ancora viene spiegato: “Non incorrono nel divieto e rimangono soggetti alla disciplina precedente gli incarichi a soggetti in quiescenza conferiti precedentemente alla suddetta data, anche se alla stessa data il trattamento economico o compenso non era ancora stato definito”.

La circolare chiarisce poi che il dl Madia non ha l’intenzione di “introdurre discriminazioni nei confronti dei pensionati, ma ad assicurare il fisiologico ricambio di personale nelle amministrazioni, da bilanciare con l’esigenza di trasferimento delle conoscenzee delle competenze acquisite nel corso della vita lavorativa”. Insomma, sottolinea l’atto del ministro, “le nuove disposizioni sono espressive di un indirizzo di politica legislativa volto ad agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni”.

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