Il ritorno di Berlusconi: “Ecco la Flat Tax, aliquota unica al 20%”

di Redazione

 Roma. Cancellare il complicatissimo sistema attuale di aliquote differenti, di deduzioni, di detrazioni e sostituirlo con un’aliquota unica del 20%.

E’ la “Flat Tax” che Silvio Berlusconi lancia attraverso un videomessaggio. Il leader di Forza Italia la definisce una proposta che rappresenta “una rivoluzione del nostro sistema fiscale”, perché “così com’è oggi” il Fisco italiano “sottrae agli italiani più della metà dei frutti della loro fatica. La nostra è una proposta semplice, chiara, comprensibile a tutti e facile da applicare”.

Ogni italiano – persona e azienda, indipendentemente dal reddito– andrebbe in pratica a pagare il 20% di quello che guadagna. Una proposta che, spiega Berlusconi, “avevo già avanzato con il professor Martino nel 1994 ma che mai ci era stato permesso, dagli alleati e dall’opposizione, di realizzare”.

La Flat Tax si basa su un principio già sperimentato con successo nell’America di Reagan e nella Gran Bretagna della Thatcher: per aumentare le entrate tributarie di uno Stato e ridurre l’evasione fiscale, occorre abbassare le tasse e semplificare il sistema. Fu pensata per la prima volta negli anni ‘50 dal premio Nobel per l’economia Milton Friedman.

In Italia fu inserita nel programma elettorale di Forza Italia nel 1994 da Antonio Martino (che di Friedman fu allievo), ma mai applicata per l’opposizione dei alcuni alleati del centrodestra, Tremonti in testa. Di recente è stata ripresa anche dalla Lega di Salvini che ha fatto propria una proposta studiata dall’economista americano Alvin Rabushka e da Armando Siri, fondatore del Pin (Partito Italia Nuova), un movimento politico libertario. E che ora viene rilanciata da Berlusconi come cardine della riforma fiscale del futuro centrodestra.

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