CARINARO. E’ giunto il momento di ribellarci, di pretendere che i colpevoli siano perseguiti e che i nostri territori vengano controllati notte e giorno per evitare che per l’avvenire detti atti delinquenziali abbiano più a ripetersi.
Parole del sindaco di Carinaro, Mario Masi, durante lassemblea costituiva del comitato cittadino di lotta a rifiuti e tumori nella Terra dei Fuochi, tenutasi nella sala consiliare giovedì sera.
Le clamorose recenti rivelazioni di alcuni pentiti di camorra ha commentato il primo cittadino hanno posto allattenzione di noi tutti la grave situazione di degrado ambientale dei nostri territori, facendoci toccare per mano quello che da tempo sospettavamo, ma che ci auguravamo che non fosse vero, ossia che le nostre terre, insieme alle falde acquifere e all’aria che respiriamo, una volta luoghi fertili e produttivi, si sono trasformati in luoghi di morte e distruzione.
Per Masi occorre, perciò, fare uno sforzo unitario, superando barriere ideologiche, politiche e personali, al fine di elevare la nostra voce , una voce di un paese che non vuole morire, anzi che vuole vivere in un ambiente pulito.
Da qui, pur apprezzando qualche spontanea iniziativa che si è già sviluppata nella comunità, il sindaco ha ritenuto che sia giunto il momento affinché anche a Carinaro, come in altri paesi dell’agro aversano e dellhinterland napoletano, nascesse in modo unitario un grande e forte Comitato dei Fuochi di cui fanno parte la chiesa locale, le associazioni socio-culturali del paese, i partiti politici, le scuole cittadine e chi ha a cuore le sorti del proprio territorio.
VIDEO |