Campus di integrazione sociale, approvato il progetto preliminare

di Antonio Taglialatela

 Gricignano – La giunta municipale, su spinta del vicesindaco e assessore all’urbanistica Andrea Aquilante, ha approvato il progetto preliminare, da circa 17 milioni di euro, riguardante il “Campus” per l’aggregazione, l’accoglienza e la socializzazione tra le comunità locali e della cittadella Us Navy.

Un’iniziativa, finanziata con fondi nazionali e comunitari, dunque a costo zero per il Comune, destinata a far divenire Gricignano una realtà all’avanguardia nel campo dell’integrazione sociale.L’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Moretti conta di accedere ai finanziamenti Por Fesr e Fas del sestennio 2014-2020. Tuttavia, non è da escludere un eventuale “overbooking” che consentirebbe al Comune di agganciarsi ai fondi del precedente sestennio 2007-2013 e, pertanto, di avviare, già per il 2014, l’iter di appalto dell’opera. Intanto, l’amministrazione sta predisponendo tutti gli atti per la stesura del progetto definitivo che sarà presentato alla Regione Campania.

La superficie dell’area, situata proprio al confine con la cittadella americana, è di circa 212mila metri quadri, distinti in tre aree (nord, centro, sud), configurate in un unico parco urbano con frammenti di architettura che si snodano lungo percorsi unificanti, sia carrabili di servizio lungo i bordi che pedonali e ciclabili. All’interno di tali aree è prevista la realizzazione di alloggi per studenti universitari, congressisti e ricercatori, con mensa, sala multimediale, biblioteca, zone relax, centro congressi, auditorium, ristoranti, fast food, bar, circoli ricreativi, sala mostre, bookshop, orto botanico, zone sportive e palestre con attrezzature all’aperto e al chiuso.

 La proposta progettuale fu deliberata il 12 gennaio 2006 dall’amministrazione comunale allora in carica ed ottenne la dichiarazione di compatibilità da parte dell’allora presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino. Poi il progetto fu abbandonato, fino a che è stato ripreso dal vicesindaco Aquilante (nella foto), il quale è assai determinato a portare a compimento, entro il minor tempo possibile, un’opera che, oltre ad avere un pregevole carattere culturale, può determinare nella comunità un notevole sviluppo dal punto di vista occupazionale.

Nella relazione tecnica realizzata nel 2006 i progettisti sottolineano come, all’interno di un’area urbana investita da processi consistenti di crisi produttiva, forti squilibri tra domanda e offerta di lavoro, elevata disoccupazione, insicurezza e disagio sociale, saturazione degrado e deregolazione urbanistica, anarchia edilizia, Gricignano si propone come protagonista nel processo evolutivo della collettività per una possibile e necessaria inversione di tendenza.

Da qui la strada di un rinvigorimento delle infrastrutture sociali a scala territoriale, grazie anche ad una variante al Prg in linea per un’efficace attuazione degli indirizzi programmatori del Piano Territoriale Regionale, approvato il 16 settembre 2008. Tra l’altro, anche il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta prevede un “cuneo verde” come elemento di saldatura funzionale frapposto tra l’area urbana casertana e quella napoletana, di cui Gricignano è parte organica, da preservare al miglioramento della qualità ambientale (autodepurazione, regolazione del microclima, mantenimento della permeabilità), alla conservazione della biodiversità, alla promozione dell’agricoltura, alle opportunità per la didattica e per il tempo libero.

La realizzazione del campus si rende quindi necessaria per creare infrastrutture di sostegno in relazione alle richieste di spazi e strutture provenienti da paesi confinanti, come Aversa, che con la presenza di due strutture universitarie, non riesce più a soddisfare le forti esigenze della domanda scolastica soprattutto in termini di accoglienza ed intrattenimento extrascolastico.

Bisogna, inoltre, integrare da un punto di vista strutturale la grande realtà presente sul territorio comunale, rappresentata dalla cittadella abitata dai militari della Us Navy, la quale, da diversi anni a questa parte, rappresenta una risorsa per la crescita economica, sociale e culturale dell’intera area. Non a caso, le istituzioni americane hanno più volte richiesto all’amministrazione locale di intraprendere un discorso comune per incentivare la creazione di centri di aggregazione ed accoglienza per meglio gestire l’integrazione delle due comunità.

Sopra un video illustrativo del progetto

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