Ultimo Angelus di Benedetto XVI: “Non abbandono la Chiesa”

di Redazione

Benedetto XVIROMA. Tra “Cielito Lindo” cantato dai messicani, con tanto di fisarmonica e costumi tipici dello Yucatan, al Rosario recitato dai militanti dell’Azione Cattolica.

Questo lo scenario che ha accolto Papa Benedetto XVI nel suo ultimoAngelusin una piazza San Pietro stracolma.

Sin dalle prime ore di domenica mattina piazza San Pietro ha visto l’arrivo di migliaia di fedeli. Molti i pellegrini in fila per oltrepassare i varchi, con i metal detector, per entrare nella Basilica. La coda partiva, guardando la piazza, dal Colonnato di sinistra ed arriva fino a quello di destra. Moltissimi i pellegrini stranieri, in particolare giapponesi. Quattro i maxi-schermi in funzione: due collocati ai lati del Sagrato e due all’inizio dei due lati del Colonnato.

Rafforzate da giorni le misure di sicurezza intorno all’area con 2mila uomini delle forze dell’ordine, oltre a 300 volontari della Protezione civile. Per assicurare la sicurezza messi in campo anche tiratori scelti e agenti dei servizi segreti travestiti da prete.

“Cari fratelli e sorelle, grazie per il vostro affetto, oggi abbiamo un vangelo molto bello, quello della Trasfigurazione”, ha esordito Ratzinger dalla finestra del suo studio. “In questo momento della mia vita – ha detto – il Signore mi chiama a salire sul monte, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede proprio questo é perché possa continuare a servirla con la stessa dedizione e e lo stesso amore con cui l’ho fatto finora, ma in un modo più adatto alle mie forze”.

L’ultimo Angelusdi Benedetto XVI – VIDEO

“La preghiera non è un isolarsi dal mondo e dalle sue contraddizionima l’orazione riconduce al cammino, all’azione”,ha detto il Pontefice, aggiungendo che senza la preghiera “tutto l’impegno dell’apostolato si riduce ad attivismo”. Il Papa ha poi ricordato che “quando Pietro salì sul monte Tabora pregare e voleva restarci, pregando fu ricondotto al cammino, all’azione”. Almeno due volte il Pontefice è stato interrotto dagli applausi dai fedeli in piazza.

Al termine dell’Angelus, Benedetto XVI ha rivolto un “cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana”. “So che sono presenti – ha detto – numerosi rappresentanti di diocesi, parrocchie, associazioni e movimenti, istituzioni, come pure tanti giovani, anziani e famiglie”. “Vi ringrazio per l’affetto e la condivisione – ha concluso- specialmente nella preghiera, di questo momento particolare per la mia persona e per la Chiesa”.

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