Lodo Mondadori, forse riduzione del risarcimento a Cir

di Redazione

Berlusconi MILANO. Il risarcimento danni riconosciuto alla Cir da parte del tribunale di Milano di 750 milioni di euro in secondo grado potrebbe ridursi del 30-35% ovvero tra i 260 e i 310 milioni di euro.

Se i giudici della Corte d’Appello di Milano dovessero confermare la sentenza di primo grado e accogliere completamente l’esito della perizia affidata a Luigi Guatri, Maria Martellini e Giorgio Pellicelli allora il risarcimento danni alla Cir per la vicenda nota come Lodo Mondadori potrebbe risultare più basso di quello riconosciuto in primo grado dal giudice Raimondo Mesiano.

I tre consulenti, nel loro elaborato, hanno stabilito che il valore delle società oggetto della trattativa (Ame, Amef, Espresso, Finegil e Repubblica) che ha portato alla spartizione della casa editrice di Segrate, tra il giugno del 1990 e l’aprile 1991 era diminuito di 44,5 milioni di euro, cifra che corrisponde al 18,8 per cento del divario di valore che il il giudice Raimondo Mesiano aveva quantificato in 236,5 milioni.

I consulenti però hanno rilevato un errore per eccesso nel calcolo fatto da Mesiano abbassando ulteriormente la cifra del danno fondamentale che quindi va da un minimo di 182,4 a un massimo di 202 milioni: di conseguenza il danno subito da Cir rientra in una percentuale che va dal 22,1 per cento e il 24,4 per cento.

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