Camorra: libera la moglie di Setola, condannato figlio di Bidognetti

di Redazione

Stefania MartinelliCondannata a due anni di reclusione per il reato di ricettazione e assolta dall’accusa di associazione camorristica, Stefania Martinelli, moglie del boss Giuseppe Setola, torna libera in seguito alla revoca del provvedimento restrittivo.

La sentenza è stata emessa stasera dal gup Luisa Toscano al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato. Martinelli, 31 anni, fu arrestata il 12 gennaio scorso a Trentola Ducenta, nel covo da cui il marito fuggì attraverso le fogne, per poi essere arrestato qualche giorno dopo a Mignano Montelungo.

Il giudice ha condannato diversi altri imputati accogliendo parzialmente le richieste dei pm della Dda Antonello Ardituro, Giovanni Conzo e Cesare Sirignano. Otto anni sono stati inflitti a Gianluca Bidognetti, figlio del boss Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto ‘e mezzanotte”, riconosciuto responsabile di concorso in tentato omicidio ai danni di una zia e di una cugina per una vendetta trasversale nei confronti della propria madre, Anna Carrino, che stava collaborando con i magistrati.

Altre condanne sono state emesse nei confronti, tra gli altri, di Michele Bidognetti (sei anni) e di numerosi imputati accusati di associazione a delinquere di stampo camorristico. Assolta, invece, Katia Bidognetti, figlia di “Cicciotto”, che rispondeva di intestazione fittizia di beni.

Condannato a 6 anni e 8 mesi Giovanni Lubello, genero di Bidognetti. Otto anni, invece, a Bernardino Terracciano, di Villa Literno, che aveva recitato nel film “Gomorra”. Due anni a Massimo Amatridu, rispetto agli otto anni e otto mesi richiesti dai pm.

Otto anni a Raffaele Granata, di Trentola Ducenta, per concorso nel tentato omicidio di Salvatore Orabona (quello della famosa registrazione audio degli spari trasmessa in tv e sul web) ma assolto dall’accusa di associazione camorristica. Sei anni al pentito Oreste Spagnuolo. Assolti Mario Di Puorto (accusato in un altro processo di concorso nell’omicidio dell´imprenditore Michele Orsi) Adele Di Caprio e Assunta D’Agostino.

In tutto 33 condanne, cinque assoluzioni e la scarcerazione della moglie di Setola. Esclusa per tutti l’aggravante della finalità terroristica.

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