La giunta tecnica non basta, i Riformisti restano in opposizione

di Redazione

Nicola RussoTRENTOLA DUCENTA. I consiglieri dei Riformisti, Nicola Russo, Raffaele Di Lauro e Saverio Fabozzi, si sono riuniti per discutere della linea politica dopo agli sviluppi della crisi politico-amministrativa cittadina.

“Si condivide che non esistono ancora le condizioni che permetterebbero un nostro rientro immediato in maggioranza. – affermano il consigliere Russo – Tuttavia emergono delle divergenze nell’articolazione del documento politico, indispensabile per il tracciamento della rotta che il gruppo dovrebbe seguire. Tali divergenze, prolungando i tempi di redazione, stanno creando attesa nei numerosi cittadini che hanno il diritto di sapere cosa vogliono fare i loro rappresentanti”. In qualità di capogruppo, e ritenendo che non si possa più “tergiversare”, Russo si prende la responsabilità della redazione di un documento che traccia la linea guida del percorso dei Riformisti. “Il documento non è certamente un atto monocratico – spiega Russo – ma è da considerarsi un ‘figlio naturale’ degli scenari politici della nostra cittadina, fatto per senso di responsabilità e non per prevaricazione e che in qualche modo media fra le legittime diversità di opinioni”.

“Il percorso politico iniziato con le dimissioni del sindaco Pagano, – si legge nel documento politico – considerato alcuni sviluppi di carattere generale e i criteri di selezione non lineari e i matrice politica, i cui particolari vanno ancora approfonditi, certamente non si può considerare completato. L’ipotesi di un nostro rientro in maggioranza sicuramente non può essere legato solamente alla semplice impostazione di un esecutivo tecnico, semmai tale condizione è da considerarsi necessaria ma non sufficiente. In altri termini, il percorso deve essere ben più articolato e non può prescindere dalle ipotesi risolutive delle problematiche che abbiamo sempre sollevato solo nell’interesse della collettività. La Giunta Tecnica – continuano i Riformisti – è uno strumento che deve avere le capacità di porre in essere gli ‘input’ politici-programmatici e di perseguire gli obiettivi prefissati, ma quest’ultima non si può assolutamente considerare la soluzione ai problemi emersi in questi due anni di amministrazione targata Pagano. Aspettiamo, per un’analisi,la pubblicazione del documento programmatico che, come più volte enunciato dal sindaco, dovrebbe marcare il cambiamento radicale nella gestione politico-amministrativa dell’Ente. Considerato che le incrinazioni del rapporto di fiducia sono ancora consistenti, ribadiamo che, anche in caso di una nostra analisi positiva del documento citato, sia indispensabile anche un successivo periodo di monitoraggio e verifica che faccia emergere in maniera inequivocabile l’effettiva applicazione della volontà politica enunciata attraverso il documento programmatico. La nostra posizione in Consiglio Comunale, pertanto, – concludono i consiglieri – resterà immutata e potrà cambiare solamente se riterremo ‘esaustivo’ il citato percorso”.

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