Il “manifesto selvaggio” colpisce Pisano

di Redazione

Pasquale PisanoAVERSA.“Andrò fino in fondo. L’oscuramento dei manifesti della mia ditta, ‘Pasquale Pisano’, hanno il sapore del sabotaggio”. A parlare è il titolare, Pasquale Pisano in persona.

La ditta individuale ha sede ad Aversa, alla via Luigi Pirandello, che l’altro giorno si è visto coprire i manifesti pubblicitari regolarmente pagati. “Nella foga di coprire i manifesti elettorali non in regola con la vigente normativa – sottolinea Pisano – qualcuno deve essersi fatto prendere la mano, tanto da oscurare anche quelli che pubblicizzano una ditta regolarmente iscritta alla camera di commercio di Caserta e con marchio registrato presso l’ufficio brevetti di Roma. Entrambi da oltre un anno e mezzo. Capisco bene che ci troviamo in piena campagna elettorale che, mai come questa volta, vede Aversa sommersa dai manifesti, ma confondere la propaganda elettorale con la pubblicità è un fatto grave. Sono un imprenditore, ancor prima che un candidato alla carica di consigliere comunale tra le fila dell’Udc e, da imprenditore, ho attivato una campagna pubblicitaria per la mia ditta. Quando mi è stato chiesto di non fare più affiggere manifesti elettorali e solo mediante una comunicazione telefonica, senza battere ciglio ho ‘eseguito’. Si sono appellati alla legge e da cittadino rispettoso delle regole mi sono attenuto ad essa”. Quello di Pisano non è un semplice sfogo. “Qualcuno – conclude – dovrà darmi delle spiegazioni e per iscritto. Mi sono legittime come cittadino aversano ed imprenditore, prima ancora che come candidato politico. I doveri sono dovuti ma i diritti devono essere rispettati”. Pisano ha inoltrato regolare istanza per chiederne le ragioni, affidandosi alle cure legali dell’avvocato Pietro Pirolozzi.

il manifesto di Pisano

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