Libia, allarme Onu: “Quasi 10mila persone fuggite dai combattimenti”

di Redazione

Sono quasi 10mila le persone fuggite dai combattimenti vicino Tripoli e metà di loro solo negli ultimi due giorni. Lo annuncia un portavoce dell’Onu a Ginevra, Rheal Leblanc. “I trasferimenti dalle zone colpite dagli scontri a Tripoli e nei dintorni continuano ad aumentare”, ha detto il portavoce, precisando che oltre a coloro che sono fuggiti ci sono “molte famiglie che restano bloccate nelle zone di conflitto”.

“Come i nostri partner, parliamo con tutte le parti del conflitto in Libia, al fine di ottenere un cessate il fuoco. Non siamo mai stati avvisati di un’offensiva su Tripoli, che abbiamo condannato sin dal suo inizio”. Un portavoce del ministero degli Esteri francese risponde così alla domanda sulle indiscrezioni di stampa secondo cui emissari di Khalifa Haftar sarebbero stati ricevuti il 4 aprile scorso a Parigi, poco prima dell’inizio dell’offensiva su Tripoli.

Le priorità della Francia per la Libia sono “la cessazione delle ostilità e la ripresa del dialogo, come anche il sostegno alla mediazione delle Nazioni Unite per rilanciare il processo politico”: dice ancora il portavoce del ministero degli Esteri di Parigi sottolineando che “la Francia si è associata ai suoi partner americani, britannici, italiani e degli Emirati in tutte le dichiarazioni che chiedono una cessazione delle ostilità. Si mobilita al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nel quadro del G7 e dell’Unione europea”. “Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron – ricordano inoltre a Parigi – ha parlato con il segretario generale Onu, Antonio Guterres, con il premier Fayez Sarraj e con il maresciallo Haftar per ricordare le nostre priorità”.

Colpi di arma da fuoco ed esplosioni sono stati avvertiti a Tripoli, dove le forze guidate dal generale Khalifa Haftar si scontrano con quelle del governo riconosciuto dalla comunità internazionale intorno alla zone del vecchio aeroporto e del quartiere di Ain Zarz. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) in un “aggiornamento flash” sulla situazione nei dintorni della capitale, nelle ultime 24 ore ci sono stati 3.500 sfollati. “La comunità internazionale rimane gravemente preoccupata per la sicurezza e la sicurezza dei civili bloccati nelle aree colpite dal conflitto alla periferia di Tripoli”, si legge nella nota, nella quale si segnala che “le richiesta di evacuazione in zone più sicure a Tripoli di almeno 3.250 persone non hanno potuto ricevere risposta. Ciò significa che 9 famiglie su 10 che hanno chiesto di essere evacuate non possono essere raggiunte”. La comunità internazionale continua a chiedere una tregua umanitaria temporanea per consentire la fornitura di servizi di emergenza e il passaggio volontario di civili, compresi quelli feriti, da aree di conflitto.

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