Salvini: “Hezbollah terroristi”. La Difesa: “A rischio soldati in missione Unifil”

di Redazione

Via Facebook il ministro dell’Interno e vice premier Salvini ha definito “terroristi” gli appartenenti a Hezbollah: “Arrivo a Gerusalemme in elicottero dopo il sopralluogo al tunnel scavato dai terroristi islamici. Tutto il mio impegno per sostenere il diritto alla sicurezza di Israele, baluardo di democrazia in Medio Oriente”. Le parole hanno provocato “preoccupazione” in ambienti del ministero della Difesa e del comando italiano della missione Unifil.

La presa di posizione del ministro ha subito causato “preoccupazione” e “imbarazzo” in ambienti del ministero della Difesa e del comando italiano a Unifil. “Non vogliamo alzare nessuna polemica – fanno sapere alcuni funzionari – ma tali dichiarazioni mettono in evidente difficoltà i nostri uomini impegnati proprio a Sud nella missione Unifil, lungo la blue line. Questo perché il nostro ruolo super partes, vicini a Israele e al popolo libanese, è sempre stato riconosciuto nell’area”. “Tra l’altro – si apprende sempre in ambienti della Difesa – l’Onu la sua parte la sta già facendo, c’è una missione, si chiama Unifil, da oltre 12 anni, e il comando è oggi sotto la guida italiana per la quarta volta”.

Il ministro, però, non retrocede e agli ambienti della Difesa che hanno condannato le sue parole risponde: “Non capisco lo stupore che ho letto su un’agenzia per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici. Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso si faccia per andare a fare la spesa”. Oltre all’attacco contro Hezbollah, Salvini su Twitter ha scritto: “Per combattere il terrorismo islamico e riportare pace e stabilità, per un rapporto sempre più stretto fra scuole, università ed imprese, per cooperare in ricerca scientifica e sanitaria, per rinsaldare collaborazione e amicizia fra popolo italiano e popolo israeliano: io ci sono. Aspettiamo che anche Onu ed Unione Europea facciano la loro parte”.

Il vicepremier è arrivato intorno alle 12 (ora locale) all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Ha sorvolato in elicottero i tunnel costruiti da Hezbollah al confine con il Libano, che Israele sta distruggendo. Nel pomeriggio Salvini ha incontrato il ministro della pubblica sicurezza e l’amministratore apostolico Pier Battista Pizzaballa. In serata (o al massimo domani) deve vedere il premier Netanyahu. Previste tappe anche al Muro del Pianto e al mercato di Gerusalemme. Mercoledì, a seguire, la visita al Museo dell’Olocausto Yad Vashem e un incontro con la comunità ebraica italiana. Prima di partire Salvini vedrà anche il ministro della giustizia Ayelet Shaqed.

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