Furti di autovetture in concessionarie casertane: arrestato 41enne napoletano

di Redazione

Sant’Arpino – I carabinieri della stazione di Sant’Arpino hanno notificato, nella casa circondariale di Napoli Poggioreale, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di Gennaro Capasso, 41 anni, di Napoli, ritenuto responsabile del reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti di autovetture.

L’attività investigativa svolta dalla militari dell’Arma, avviata a seguito di alcuni furti di autovetture perpetrati tra le province di Napoli e Caserta, ha consentito di individuare il destinatario del provvedimento, il quale aveva posto in essere numerose attività delittuose insieme ad altri due complici, il 50enne napoletano C.A. ed una donna in corso d’identificazione.

Gli investigatori nel corso delle indagini hanno acclarato che, i tre, erano soliti presentarsi presso concessionarie di autovetture dove fingendosi interessati all’acquisto e distraendo i venditori, si impossessavano delle chiavi degli autoveicoli, per poi, approfittando degli orari di chiusura pomeridiana, ritornare ed asportare il veicolo del quale precedentemente avevano sottratto le chiavi.

Con il citato modus operandi, nell’arco temporale che va dal mese di gennaio a quello di marzo 2015, gli inquirenti hanno accertato la commissione di cinque furti di autovetture di cui due commessi dal solo Capasso e tre consumati con la complicità degli altri due indagati.

I furti accertati sono stati perpetrati in Orta di Atella (19.01.2015), Sant’Arpino (17.02.2015), Succivo (05.02.2015), San Nicola la Strada (05.03.2015) ed in Napoli (16.03.2015).  L’attribuzione agli indagati dei predetti reati è stata resa possibile anche grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, acquisite presso le concessionarie derubate.

La Procura della Repubblica di Napoli Nord, alla luce di quanto accertato, ha inteso divulgare le immagini in modo che, eventuali altre vittime, possano riconoscere gli indagati ed indicarli agli organi di polizia.

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