Villa di Briano. Sono ripresi in via Kruscev, alconfinetra Casal di Principee Villa di Briano, gli scavi ordinati dalla Dda di Napoli a caccia dei fusti tossici che sarebbero stati interrati dal clan dei casalesi.
A coordinare il lavoro sul posto delle ruspe i carabinieri della locale compagnia. Le prime operazioni di scavo nel terreno, a pochi passi dal cimitero di Casal di Principe e dalla statale Nola-Villa Literno, sono iniziati lo scorso 13 gennaio e durarono ininterrottamente quasi dieci giorni; le ruspe scavarono in quattro punti rinvenendo alcuni bidoni con oli esausti, scarti di attività edili come amianto ferro e cemento, e tanti pneumatici, oltre alla carcassa di un’auto.
I contenitori con tracce di sostanze chimiche, della capacità di circa 20 litri, emersero al livello della falda acquifera posta tra i 10 e i 12 metri. Furono i due pentiti del clan dei Casalesi Francesco Della Corte e Roberto Vargas, ex fedelissimi di Carmine Schiavone, figlio del capoclan Francesco ‘Sandokan’ Schiavone, a indicare ai magistrati della Dda, Giovanni Conzo e Luigi Landolfi, la presenza della discarica sotterranea.