Sgozzata a 15 anni perchè non vuole essere moglie

di Emma Zampella

 AFGHANISTAN. Una vita negata così come la sua infanzia: una 15enne afgana sgozzata perché non voleva diventare moglie.

È stata colta allaspalle mentre si recava al fiume a prendere l’acqua potabile: due uomini, tra cui il futuro marito rifiutato, dopo aver aggredita, hanno tirato fuori un coltello e le hanno tagliato la gola. Un gesto ignobile e vigliacco che è costato però, per l’ennesima volta, la vita ad un futura donna, ma purtroppo ancora una ragazzina perilcarico delle responsabilità da adulta che volevano affibbiarle a tutti i costi. E dire che almeno in questo caso, il padre si era opposto alle nozze.

Il commissario di polizia, Nizamuddin Hakimi, ha precisato che il cadavere della giovane è stato trovato in un campo nel distretto di Imam Sahib.Gli uomini che hanno sgozzato la 15enne al momento sono stati arrestati, anche se questa, quella del matrimonio precoce e delle sue relative conseguenze in caso di rifiuto, sono pratiche ben sviluppate e abbastanza comuni in quelle regioni.

L’episodio non è singolare: il mese scorso, nella provincia occidentale di Herat, una ragazza di 20 anni è stata decapitata perché si era rifiutata di prostituirsi, come aveva ordinato la suocera, con il conseguente arresto di quattro persone, fra cui il marito, la madre di questo, un parente e l’autore materiale della decapitazione.

La storia della 15enne riaccende i riflettori su un tema di drammatica importanza. Come riportato da “Repubblica”, “ogni anno, 10 milioni di bambine sono costrette a sposarsi: una ogni tre secondi, qualcuno ha calcolato. Una su sette si sposa prima dei 15 anni, alcune addirittura ad appena 5 anni. 150 milioni di bambine, insomma, sotto i 18 anni sono vittime di stupro o altre forme di violenza sessuale. Per milioni di ragazze, anche solo raggiungere lapubertà può rappresentare il primo passo verso un matrimonio forzato. Troppo spesso, sono allontanate dalla scuola, isolate dai loro amici e costrette a sposarsi. Il matrimonio precoce nega loro la possibilità di realizzare le loro aspirazioni ma anche i loro bisogni e diritti. Anche se il matrimonio precoce colpisce sia i ragazzi sia le ragazze, queste ultime subiscono maggiori pressioni, legalmente e socialmente, e arrivano al matrimonio in età inferiore rispetto ai maschi”.

L’inchiesta condotta dal quotidiano mostra come “la gravidanza e il parto sono le prime cause di morte per le adolescenti di età compresa tra 15 e i 19 anni (UNFPA2007). Già i primi mesi di gravidanza possono avere un impatto negativo sia sulla salute fisica sia mentale delle giovani donne, oltre a ripercussioni sulla salute del bambino e conseguenze per lo sviluppo della società nel suo insieme. Le giovani mogli e madri non sono istruite e non possono qualificarsi dal punto di vista professionale, ciò riduce la percentuale di lavoratori qualificati nella comunità utili a portare avanti lo sviluppo socio-economico del Paese e contribuisce a perpetrare la disuguaglianza di genere soprattutto a livello giuridico nella società”.

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