Marcia per la Pace a Santa Maria Capua Vetere

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Un lungo corteo è partito da piazza Matteotti, sabato 29 ottobre, nello spazio antistante il Duomo per raggiungere la Villa Comunale, dopo aver percorso il corso Ugo de Carolis.

La Marcia della Pace sammaritana ormai è un appuntamento consolidato , ma quest’anno ha assunto un significato particolare. Il 27 ottobre è ricorso il venticinquesimo anniversario dallo storico “Incontro interreligioso per la preghiera per la pace” che Papa Karol Wojtyla promosse ad Assisi. Quest’occasione è da sempre grande motivo di riflessione e di mobilitazione da parte della comunità francescana sammaritana, in quanto la scelta del beato Giovanni Paolo II di Assisi, come luogo d’integrazione religiosa e di riflessione,non fu di certo casuale. Assisi, la città di San Francesco, non rappresenta solo un luogo importantissimo della Cristianità, ma è opportuno ricordare che fu proprio San Francesco tra i primi rappresentanti della fede cattolica a ricercare un dialogo con l’Islam durante il periodo delle crociate.

La marcia è stata il completamento di un mese di incontri di preghiera che hanno trovato la massima realizzazione nell’incontro di invocazione della pace tenutosi nei giorni precedenti, presso la chiesa Madonna delle Grazie, che ha visto coinvolti fedeli di diversa espressione religiosa. I partecipanti alla marcia, in gran parte giovani, si sono radunati nello spiazzale antistante la chiesa del Duomo ed hanno dato vita ad un lungo corteo aperto da tre bambini, portatori dei ramoscelli di palma simbolo per eccellenza della pace.

Il serpentone che ha percorso le principali arterie del centro cittadino, si è reso ancora più visibile agli occhi dei passanti ,grazie alle candele accese che tutti tenevano tra le mani, ed è stato arricchito dalla presenza di autorità cittadine quali il sindaco Biagio di Muro. Molteplici erano gli striscioni, quali “Ogni uomo è mio fratello”, Pace e giustizia camminano insieme” che inneggiavano alla cooperazione tra i popoli così come i canti e le varie letture proposte. Il culmine della manifestazione è stata la cerimonia di commiato presso il Monumento dei Caduti nella Villa Comunale, dove i vari rappresentanti delle organizzazioni presenti hanno voluto dare una testimonianza del loro significato di pace.

 Il primo a prendere la parola è stato il responsabile degli Scout della sezione di Santa Maria Capua Vetere, Gianluca Giordano. Questi ha rimarcato come lo spirito dello scoutismo non posso prescindere da principi di fraternità e collaborazione per la salvaguardia della pace. Il responsabile del movimento dei Focolari, Rosario della Valle, ha voluto invece ricordare la figura della progenitrice dei focolarini, Chiara Lubich che, nel 1943 durante i bombardamenti di Trento, porto’ con sé il Vangelo e si dedico’ con un primo gruppo di giovani alla preghiera ancorandosi fermamente al principio che “oggi cosa materiale puo’ crollare ma non Dio, inteso come Amore”.

L’obiettivo fondamentale è quello di realizzare quindi, un dialogo costruttivo non solo con le altre religione ma anche con le persone di convinzioni non religiose. Un altro intervento particolarmente incisivo è stato fatto da Assunta della Volpe, la responsabile dell’Ordine Francescano Secolare che ha tenuto a ribadire l’importanza della figura di San Francesco quale esempio tangibile di portatore di pace. L’invocazione “Il Signore vi dia pace” è piu’ che mai attuale. Cosi’ come lo è la via del dialogo e della cooperazione mostrata dal Santo d’Italia per cercare di sanare un mondo lacerato da brutture, conflitti, crisi economiche e di valori. La conclusione è stata affidata al sindaco sammaritano Biagio di Muro che ha sottolineano l’importanza della pace a livello micro sociale prima ancora di riportarla sul piano mondiale.

Un ringraziamento particolare è andato a padre Berardo Buonanno, frate francescano portatore della pace nella nostra realtà che ha avuto il merito anche quest’anno di prodigarsi per la realizzazione della Marcia della Pace e che ha recitato la “Preghiera Semplice”, vero e proprio manifesto pacifista lasciato in dono da San Francesco,come auspicio ma anche monito per tutti gli astanti. A tal proposito un appunto puo’ essere fatto nei confronti degli stessi sammaritani. Una manifestazione di tale rilevanza, non ha trovato una partecipazione cosi’ importante come avrebbe meritato. Anche in quest’occasione, in cui le celebrazioni per il venticinquennale dello storico incontro di Assisi hanno avuto ampio risalto nei media, la partecipazione di una comunità multirazziale e di diverse religioni come la nostra è stata al di sotto delle attese.

 Nell’occasione in cui il Pontefice Benedetto XVI a confronto con i capi religiosi di tutto il mondo nonché, per la prima volta con gli agnostici, ha iniziato il proprio intervento con un mea culpa per tutte le guerre combattute da e in nome dei cristiani, i credenti sembrano essere ancora sordi ad ogni richiamo. In un anno come questo, contrassegnato grandi cambiamenti politici ed economici,l’invocazione di una pace reale dovrebbe essere una priorità.

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