Villa Literno (Caserta) – L’inchiesta sul riammodernamento del collettore fognario Foce Regi Lagni si chiude senza conseguenze penali per il sindaco di Villa Literno. La posizione di Valerio Di Fraia è stata archiviata al termine dell’audizione personale davanti alla Procura di Napoli Nord, che ha portato il pubblico ministero a chiedere l’archiviazione, poi accolta dal giudice per le indagini preliminari.
L’indagine era scattata nel marzo 2025 e aveva coinvolto, oltre al primo cittadino, altri amministratori comunali, tecnici e vertici dell’impresa affidataria dell’appalto da oltre 11 milioni di euro bandito dall’Ente Idrico Campano. L’attenzione degli inquirenti si era concentrata su presunti abusi, omissioni e illegittimità nella fase esecutiva dell’opera, in particolare sulla mancata nomina di un archeologo prima dell’avvio degli scavi per la sostituzione di un collettore collassato nel territorio di Cancello ed Arnone, ritenuto area sottoposta a vincolo archeologico.
La linea difensiva e l’audizione – Fin dalle prime fasi, Di Fraia ha scelto di chiarire direttamente la propria posizione, chiedendo di essere ascoltato e producendo documentazione amministrativa e tecnica a sostegno della correttezza dell’azione svolta. Assistito dagli avvocati penalisti Filippo e Fabrizio Trofino, il sindaco si è inoltre avvalso dei pareri pro veritate e del supporto documentale degli avvocati Tommaso Castiello e Orsola Petrillo, già impegnati con l’Ente in iniziative legate alla tutela ambientale. Nel corso dell’audizione sono stati illustrati i profili che, secondo la difesa, escludevano sia l’ipotesi di reato paesaggistico-ambientale sia qualunque responsabilità amministrativa o giuridica, anche indiretta, in capo al sindaco, evidenziando come l’intervento fosse stato realizzato in attuazione di deliberazioni adottate dall’Ente Idrico Campano per un’opera pubblica complessa, attesa da decenni.
L’azione amministrativa del Comune – A sostegno della correttezza dell’operato, è stata richiamata l’attività svolta dal Comune di Villa Literno nel periodo compreso tra il 2021 e il 2025: l’adozione di sedici ordinanze finalizzate alla tutela dell’ambiente e del territorio, le azioni giudiziarie per la rimozione delle ecoballe dal sito di Lo Spesso, la sottoscrizione di un accordo con SMA Campania per la bonifica della strada provinciale Trentola – Marina di Ischitella, oltre all’avvio di interventi di bonifica del territorio finanziati per circa 27 milioni di euro. È stato inoltre ricordato il ruolo del Comune come primo beneficiario degli interventi di bonifica disposti dal commissario di Governo, generale Giuseppe Vadalà.
L’archiviazione – Alla luce degli elementi forniti nel corso dell’audizione, il pubblico ministero ha ritenuto insussistenti le ipotesi di reato, chiedendo l’archiviazione della posizione del sindaco. Richiesta alla quale il giudice per le indagini preliminari ha aderito, chiudendo definitivamente il procedimento nei confronti di Di Fraia.
Il riflesso pubblico e la candidatura alla Provincia “saltata” – La fase iniziale dell’indagine aveva attirato una significativa attenzione mediatica a livello provinciale, mentre la notizia dell’archiviazione ha avuto un risalto più contenuto. Un divario che, pur senza conseguenze giudiziarie, ha inciso sul piano personale e politico, contribuendo a raffreddare, nel periodo della pendenza del procedimento, l’ipotesi di una possibile candidatura del sindaco Di Fraia alla Presidenza della Provincia di Caserta. Con la decisione della magistratura, la vicenda giudiziaria si conclude, restituendo alla figura istituzionale del sindaco la piena legittimazione dell’azione amministrativa svolta.

