Un passaggio che unisce sport, storia e città. Il 26 dicembre il Parco reale della Reggia di Caserta accoglierà la Fiamma Olimpica dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026, simbolo universale di pace, unità e dialogo tra i popoli. Al termine della manifestazione sarà inaugurato ufficialmente il nuovo accesso di corso Giannone, segnando una nuova fase nel rapporto tra il sito Unesco e la città di Caserta.
Scelto come sede del rituale simbolico a cinque cerchi, il Museo del Ministero della Cultura vedrà la Fiamma attraversare parte del territorio cittadino e, intorno alle ore 9, varcare i cancelli del Parco reale per il suggestivo scambio della fiaccola. Un momento che inserisce il Complesso vanvitelliano nella storia olimpica, nel solco dei valori che dal 1936 accompagnano il percorso del fuoco sacro.
Il nuovo accesso – In questo intreccio tra memoria e contemporaneità si colloca l’apertura del nuovo ingresso del Parco reale in piazzetta Sant’Antonio. Frutto di un progetto di restauro e valorizzazione finanziato con fondi della programmazione 2007-2013, la nuova area di accoglienza è pensata come spazio inclusivo e funzionale. La conformazione semicircolare della piazzetta ne rafforza il ruolo di cerniera fisica e simbolica tra il monumento, patrimonio dell’umanità, e la comunità casertana.
Orari e accessi – Per ragioni di sicurezza, il 26 dicembre l’entrata dal nuovo accesso di corso Giannone sarà consentita dalle ore 10.30, al termine della manifestazione della Fiamma Olimpica. L’ingresso al Museo e al Parco reale sarà invece possibile dalle ore 8.30 alle 10.30 esclusivamente da piazza Carlo di Borbone, previa esibizione del titolo di accesso (biglietto o abbonamento).
Servizi sospesi – Fino all’uscita della Fiamma Olimpica dal Complesso non saranno attivi i servizi di mobilità del Museo, comprese navette, golf car e noleggio bici. Come previsto dal regolamento, non sarà consentito introdurre biciclette da piazza Carlo di Borbone.
Accoglienza sostenibile – La nuova area è impreziosita da sedute eleganti e funzionali di Chroma Composites, realizzate con materie prime seconde ottenute dal riutilizzo di materiali di scarto provenienti dai lavori di adeguamento e restauro del Palazzo reale. Le sedute sono state donate al Museo dall’Associazione Amici della Reggia.

