Napoli – Due mostre d’arte moderna, linguaggi differenti ma una stessa traiettoria concettuale: interrogare il rapporto tra l’individuo e il proprio contesto, le trasformazioni sociali e le fragilità del mondo contemporaneo, temi centrali della programmazione 2025 della Fondazione Morra Greco di Napoli. Dopo l’anteprima riservata alla stampa, le esposizioni sono aperte gratuitamente al pubblico fino al 15 febbraio negli spazi di Palazzo Caracciolo di Avellino, in Largo Proprio d’Avellino, sede della Fondazione, con il sostegno del Museo Madre e della Fondazione Donnaregina.
La mostra di Martin Kersels – All that fall segna la prima mostra istituzionale in Italia dell’artista statunitense Martin Kersels. I saloni al primo piano dell’edificio sono stati trasformati in un vero e proprio paesaggio teatrale, animato da figure in movimento e da meccanismi che entrano in scena come in una commedia, dando forma a un ambiente immersivo in cui il corpo e l’azione diventano elementi centrali del racconto visivo.
Il progetto di Maria Papadimitriou – Al secondo piano, la grande sala di Palazzo Caracciolo di Avelino si trasforma in un laboratorio creativo con Frustration od Utopia, mostra dell’artista di rilievo internazionale Maria Papadimitriou, curata da Claudia Gioia. Qui lo spazio espositivo diventa luogo di lavoro e di sperimentazione, accogliendo le creazioni dell’artista in un percorso che riflette sulle tensioni tra aspirazioni collettive e disincanto contemporaneo. IN ALTO IL VIDEO

