Assistere da vicino alla “rinascita” di un grande dipinto che racconta l’inizio di una dinastia. Da oggi, 10 dicembre, nella sala della Pinacoteca Fasti Farnesiani della Reggia di Caserta il pubblico può seguire dal vivo il restauro a cantiere aperto del quadro “La partenza di Elisabetta Farnese da Parma dopo le nozze”, nuova tappa del programma “fuori mostra” legato all’esposizione Regine. Trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa, in calendario in Gran Galleria dal 20 dicembre 2025 al 20 aprile 2026.
Un cantiere aperto dentro il museo – L’intervento, che si svolge negli orari di apertura del Museo del Ministero della Cultura, trasforma la sala della Pinacoteca in uno spazio di lavoro osservabile dai visitatori, invitati a scoprire da vicino le tecniche e le fasi del restauro. Dal 20 dicembre, il cantiere entrerà ufficialmente nel programma delle iniziative focus che accompagnano la mostra dedicata alle regine, arricchendone il racconto con un’esperienza diretta del lavoro sui materiali e sulle superfici pittoriche.
Il sostegno di Eagle Pictures – L’operazione è sostenuta da Eagle Pictures, che nel mese di novembre ha scelto gli ambienti del Complesso vanvitelliano come set per una produzione cinematografica americana. Il legame instaurato con la Reggia si traduce ora in un investimento sulla tutela del patrimonio: il contributo dell’azienda rende possibile un restauro che diventa al tempo stesso intervento di conservazione e strumento di divulgazione.
Un capolavoro tra cerimoniale e diplomazia – L’imponente olio su tela di Ilario Giacinto Mercanti, detto Spolverini, oltre due metri in altezza per più di sei in larghezza, coglie il momento in cui Elisabetta Farnese lascia Parma dopo il matrimonio con Filippo V di Spagna. La scena, costruita come un raffinato cerimoniale di corte, racchiude l’eco di una svolta storica: le nozze per procura, celebrate il 16 settembre 1714 nel Duomo di Parma, sono considerate tra gli atti più significativi della diplomazia internazionale del Settecento. Da quell’unione prende forma un nuovo equilibrio europeo che restituisce alla Spagna i domini italiani e permette all’ultima erede dei Farnese di orientare le scelte politiche con una determinazione destinata a farne una regina di straordinaria influenza, figura centrale della mostra casertana, cui si deve anche l’educazione illuminata di Carlo di Borbone.
Dai Fasti Farnesiani alla Reggia di Caserta – Il dipinto appartiene al ciclo dei celebri Fasti Farnesiani, che celebrano le gesta della casata e ne fissano in immagini gli snodi dinastici, comprese le nozze reali. Trasferita nel Regno di Napoli già nel 1734 per volontà di Carlo di Borbone, l’opera giunge alla Reggia di Caserta nel 1859, dove oggi torna al centro dell’attenzione grazie al cantiere aperto che ne svela la storia materiale oltre a quella politica.
Le fasi dell’intervento – I visitatori degli Appartamenti reali possono seguire, nella sala della Pinacoteca, le delicate operazioni previste dal progetto di restauro. Dopo una prima campagna di indagini diagnostiche, gli specialisti intervengono sulla rimozione delle vecchie ridipinture, sulla pulitura della superficie pittorica, sul recupero delle lacune, oltre che sulla rifunzionalizzazione della cornice e del supporto. L’obiettivo è restituire leggibilità al dipinto, garantendone al contempo la stabilità nel tempo.
Gli esecutori del restauro – I lavori sono affidati all’impresa Magistri s.r.l., chiamata a confrontarsi con un capolavoro che intreccia valore artistico, memoria dinastica e storia europea, in un dialogo diretto con il pubblico che ne seguirà passo dopo passo la rinascita.

