Napoli – Nel Mezzogiorno che scommette sull’innovazione, Fortress Lab compie il salto da startup a Pmi innovativa. Nata a Napoli e attualmente presente al sud con due sedi operative, una a Pozzuoli e l’altra in Puglia, la società guidata dal ceo e founder Alessandro Tateo rappresenta una delle realtà meridionali capaci di completare con successo il percorso di transizione da fase di avvio a impresa strutturata, e in grado in cinque anni di generare valore stabile nel tempo.
Un passaggio non certo scontato: secondo i dati più recenti di Unioncamere e Istat, infatti, il tasso di sopravvivenza a cinque anni delle nuove imprese italiane si attesta intorno al 45,8%, e solo una parte di queste riesce a consolidarsi in segmenti ad alta intensità tecnologica.
«La qualifica di Pmi innovativa – spiega Tateo – è la conferma che anche al sud si possono mettere insieme competenze tecniche, ricerca applicata e capacità commerciale per consolidare un progetto d’impresa. Ciò che serve è continuità negli investimenti in capitale umano e collaborazione reale con il territorio». Fondata nel 2020 in piena pandemia, Fortress Lab ha costruito il proprio percorso di crescita «su una visione chiara – continua Tateo – ossia quella di integrare tecnologia e processi per migliorare la produttività e la competitività delle imprese».
L’azienda continua oggi con maggior forza ad operare in settori chiave per la digitalizzazione industriale, con clienti e partner diffusi su tutto il territorio nazionale. Continua Tateo: «La “ricetta” di Fortress Lab è l’altissima personalizzazione di sistemi digitali per le aziende: cuciamo su misura soluzioni che spaziano da Erp fino alla logistica (Wms), integrando piattaforme B2B, B2C, processi e piattaforme per la gestione dei flussi informativi tra fornitori e canali distributivi».
Tra i progetti più recenti della ormai ex startup flegrea si distingue Logtrack, sistema intelligente per la tracciabilità automatizzata della filiera del legno, finanziato dal Programma Regionale Campania Fesr 2021-2027. «Logtrack – racconta Tateo – rappresenta un esempio concreto della filosofia dietro all’approccio Fortress di fare impresa. Si tratta di innovazione nata nel territorio e orientata a migliorare la competitività delle imprese locali: permette la digitalizzazione dei processi di filiera e contribuisce alla sostenibilità delle produzioni forestali, in linea con gli obiettivi europei di tracciabilità e transizione verde».
Secondo i dati Unioncamere 2024, le imprese innovative del Mezzogiorno hanno superato quota 3.500, con la Campania che si conferma tra le regioni più dinamiche per numero di startup nei settori Ict e digital transformation, con un incremento del 7% su base annua.
In questo contesto, Fortress Lab vuole distinguersi per la capacità di combinare ricerca, sviluppo e integrazione di soluzioni gestionali complesse, posizionandosi come player tecnologico del Sud in grado di operare su scala nazionale e internazionale. Con il passaggio a Pmi innovativa l’azienda punta a consolidare il proprio organico tecnico, rafforzare i progetti di ricerca applicata e sviluppare nuove partnership industriali, mantenendo la direzione operativa a Napoli.
«Non consideriamo questa transizione un traguardo, ma una tappa in un percorso di crescita continua. Essere Pmi innovativa significa impegnarsi a mantenere alta la qualità della ricerca, della formazione interna e delle collaborazioni con università e imprese. Innovare è una responsabilità verso il territorio e verso le persone che ne fanno parte. – conclude Tateo – Crescere nel Mezzogiorno significa costruire valore nel territorio. È qui che si formano le competenze tecniche e la cultura del fare impresa. Lavorare in rete è la chiave per trasformare il Sud in un laboratorio permanente di innovazione».

