Pediatra presa a pugni da una madre dopo invito a portare via pannolino sporco

di Redazione

Due colpi improvvisi in pieno volto, poi il tentativo di strapparle il telefono di mano e una nuova raffica di schiaffi e calci, davanti ai piccoli pazienti in sala d’attesa. È l’incubo vissuto dalla pediatra Giuseppina Esposito nello studio di Volla, in provincia di Napoli, dove una madre l’ha aggredita con ferocia per un semplice invito a portare via un pannolino sporco.

«Nell’uscire, stava lasciando il pannolino sul lettino. — ha spiegato la dottoressa in diretta a Mattino 5 — Le ho chiesto gentilmente di portarlo via. Ha cominciato a borbottare, ma non ho dato troppo peso perché spesso capita che ci siano proteste». La donna avrebbe quindi bloccato la porta posizionando il passeggino di traverso, impedendo l’ingresso dei pazienti successivi e l’uscita della pediatra. Da lì, la violenza: «A un certo punto sono uscita dalla stanza e appena mi sono avvicinata mi sono arrivati due pugni in faccia».

L’escalation di violenza – La pediatra racconta di aver subito non solo i colpi iniziali, ma anche una seconda aggressione quando la madre si sarebbe resa conto del cellulare che teneva in mano. «Con il telefono ha cominciato a colpirmi ripetutamente in testa, sul naso, sul viso, sui denti. Era una furia esplosiva». Dopo una breve pausa, la donna sarebbe rimasta ferma al centro dell’ambulatorio, fissandola con ostilità, per poi scagliarsi di nuovo contro di lei: «Io ero ferma, non sapevo che fare. Mi è corsa incontro di nuovo e lì è partita un’altra scarica di schiaffi, calci e parolacce».

Il gesto finale e l’intervento dei carabinieri – Prima di lasciare lo studio, la donna avrebbe lanciato il pannolino nella sala d’attesa, minacciando ulteriori aggressioni davanti agli altri genitori. Solo dopo l’uscita dell’aggressore, la pediatra ha potuto chiedere aiuto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno informato la professionista della possibilità di presentare querela di parte entro tre mesi. La pediatra, in servizio presso il distretto 50 dell’Asl Napoli 3 Sud, ha richiamato l’attenzione sulla Legge 171/2024, che tutela gli operatori sanitari vittime di aggressioni, sottolineando come episodi di violenza verbale da parte di genitori siano purtroppo frequenti.

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