Tra le macerie di Gaza e i tentativi di raggiungere una ‘Pace’ che sembra impossibile, la questione palestinese torna al Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli nella giornata del 20 novembre con un approfondimento che intende riportare al centro dell’attenzione il “dramma infinito di un popolo perseguitato dal genocidio e dall’incalzare dell’esercito israeliano”.
L’ultimo degli eventi internazionali in programma per questa edizione, dal titolo “La crisi dell’ordine mondiale e il futuro della Palestina”, si terrà a partire dalle 18.00 nello Spazio Comunale Piazza Forcella e riproporrà un confronto tra i protagonisti della storica serata del gennaio 2024 all’Istituto di Studi Filosofici di Napoli, quando fu presentato il libro “J’accuse” di Francesca Albanese. Sarà un momento di analisi a quasi due anni di distanza da quel giorno, per riflettere sulla nuova escalation di violenza, le tregue instabili, una crisi umanitaria drammatica e il persistere delle aggressioni dei coloni israeliani ai Palestinesi della Cisgiordania. Oltre alla testimonianza di Albanese, in collegamento video, sul palco ci sarà la presidente di Assopace Palestina, Luisa Morgantini, accompagnata dal giovane Bashaer Waddah, giovane testimone della resistenza palestinese ad Hebron, oltre all’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris e al giurista Luigi Daniele.
“Abbiamo voluto parlare di popoli senza Pace raccontando il dolore di questa gente, Curdi, Sahrawi e Palestinesi – dichiara il coordinatore Maurizio Del Bufalo – ma stiamo considerando in queste giornate anche gli spiragli di soluzioni possibili, guardando a uomini simbolo come Marwan Barghouti e Abdullah Ocalan, alle loro proposte di dialogo tra le parti in conflitto, alle loro voci di resistenza che ci giungono dalle celle in cui sono tenuti da decine di anni. Il loro pensiero di Pace fa talmente paura ai signori della guerra che non sanno fare altro che torturarli e umiliarli lontano dai testimoni e dallo sguardo dell’opinione pubblica mondiale”.
A parlare di dialogo tra israeliani e Palestinesi ci sarà anche un cantastorie calabrese, Nino Racco, che chiuderà la serata con un monologo sull’amicizia tra due giovani dei due popoli, una storia vera messa in musica e poesia.
La Giornata Palestinese rappresenta uno dei passaggi più significativi dell’edizione 2025 e precede l’evento conclusivo del 21 novembre, sempre a Piazza Forcella, dalle 18.00, con la presentazione delle giurie, le proiezioni dei trailer delle opere vincitrici del concorso cinematografico internazionale e le interviste ai registi premiati. Chiuderà la serata il concerto di Alessio Lega, autore delle musiche del trailer del Festival animato dalle immagini scelte da Antonio Manco, in programma alle 20.30 a Piazza Forcella.
Il Festival spegnerà definitivamente le luci del palcoscenico nella serata speciale di sabato 29 novembre, quando Piazza Forcella ospiterà l’anteprima nazionale del film “Sniper Alley – To My Brother” che racconta dei bambini bosniaci, bersaglio dei cecchini serbi, coprodotto dal Festival in occasione dei vent’anni dell’Associazione Cinema e Diritti. Saranno presenti i registi Francesco Toscani e Cristiana Grilli, con la presenza straordinaria del fotografo Mario Boccia e dei testimoni della storia raccontata dal film. La serata sarà introdotta da un brevissimo contributo musicale di Max Fuschetto, autore delle musiche, accompagnato dallo storico chitarrista degli Osanna, Pasquale Capobianco.
Informazioni, aggiornamenti e programma completo sono disponibili su www.cinenapolidiritti.it. Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è promosso dall’associazione Cinema e Diritti, con il contributo di Regione Campania, Film Commission Regione Campania, Comune di Napoli, Università L’Orientale, e il patrocinio della Confederazione Elvetica e dell’ambasciata svizzera in Italia, il Festival aderisce alla Human Rights Film Network, è patrocinato da Amnesty International ed è sostenuto da Banca Etica, Un Ponte Per, FICC e Assopace Palestina.

