Droga venduta in strada e a domicilio: smantellata rete di “Bad” nel Milanese

di Redazione

Dosi scambiate in mezzo alla strada, banconote che passano di mano sotto gli occhi delle telecamere dei carabinieri di Rho: così cade l’organizzazione che per mesi ha rifornito le piazze dell’hinterland milanese, guidata dal leader noto come Bad, imprenditore edile di 35 anni.

L’operazione – In un dispositivo che ha coinvolto Bollate, Garbagnate Milanese, Novate Milanese, Baranzate, Arese, Senago, Paderno Dugnano, Cantù e Caronno Pertusella, i militari del Gruppo Carabinieri di Rho hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari (gip) di Milano, su richiesta della Procura – Settimo Dipartimento, nei confronti di 11 indagati: tre tradotti in carcere e otto agli arresti domiciliari. Per gli stessi fatti, altre 14 persone sono state deferite in stato di libertà. Contestualmente sono state effettuate 27 perquisizioni domiciliari che hanno portato a due ulteriori arresti in flagranza per detenzione di cocaina ai fini di spaccio e possesso di arma clandestina.

La rete e i metodi – L’indagine, durata sei mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha ricostruito una struttura gerarchica definita: al vertice Bad, responsabile dell’approvvigionamento e della gestione del sodalizio, con un coordinatore intermedio a dirigere i pusher. Le attività tradizionali di pedinamento e osservazione sono state affiancate da intercettazioni telefoniche e ambientali e da installazioni di telecamere. Lo spaccio avveniva ovunque: parcheggi isolati, giardinetti, aree antistanti supermercati ed esercizi commerciali. In altri casi i “pacchetti” venivano consegnati a domicilio, persino dalle finestre o nascosti nel cartone della pizza.

Le piazze dello spaccio – Il mercato era organizzato in “piazze” e “quadrati” tra Bollate e i comuni del circondario. Le dosi, confezionate in cellophane termosaldato trasparente, avevano forma quadrata; i clienti salvavano in rubrica il numero del pusher con il nome convenzionale “Quadrato”.

Sequestri e arresti – A carico del capo sono stati sequestrati una pistola Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa e 14 cartucce, 260 grammi di cocaina, 14.240 euro e attrezzature per il confezionamento. Nel corso delle esecuzioni è stato arrestato in flagranza un italiano, classe 2003, trovato con 220 dosi di cocaina e 235 euro. Nell’arco dell’indagine i carabinieri di Bollate avevano già fermato in flagranza altri sei pusher e denunciato due spacciatori, sequestrando complessivamente 328 dosi di cocaina e 1.820 euro, ritenuti provento dell’attività illecita. IN ALTO IL VIDEO

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