Litorale Domizio, AMBC: “Tra città spugna e nuove asfaltature, la politica guarda solo alla rielezione”

di Redazione

Per Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune c’è chi investe in sostenibilità e adattamento climatico e chi, alla vigilia del voto in Campania, si limita a stendere “nuove lingue d’asfalto” spacciandole per risultati. L’associazione invita gli elettori a guardare “al momento del voto”, assumendosi responsabilità su ciò che accade o non accade nei territori.

Il j’accuse dell’associazione – “Ci sono amministratori che stanno lavorando a fare della loro città una ‘città spugna’ ed hanno messo al centro della loro azione la sostenibilità urbana e l’adattamento ai cambiamenti climatici e ci sono amministratori che invece ancora si attardano a propagandare una nuova lingua d’asfalto gettata sulle nostre strade (magari alla vigilia di una tornata elettorale) come se fosse chissà quale conquista e addirittura ‘per grazia ricevuta’. E quest’ultimi, per consenso ricevuto, abbondano purtroppo dalle nostre parti. Prima di lamentarsi per ciò che accade o non accade nei nostri territori occorrerebbe andare con la mente al momento del voto, assumendoci le nostre responsabilità”. Nel mirino, amministratori “con la visione che non va al di là del proprio naso”, interessati solo alla rielezione.

Il Rapporto della Società Geografica Italiana – Ambc richiama il XVII Rapporto “Paesaggi sommersi. Geografie della crisi climatica nei territori costieri italiani”, secondo cui entro il 2050 circa il 70% delle spiagge italiane sarà in erosione e il 20% dell’attuale superficie potrebbe risultare quasi completamente sommersa. Per la Campania, al 2100, l’impatto sulle spiagge attrezzate sarebbe tra i più elevati: “il 75% degli stabilimenti balneari campani sono in spiagge a rischio”, con la regione al terzo posto per arretramento complessivo.

Foce del Volturno, il caso campano – Il Rapporto dedica un focus a Castel Volturno: “… a partire dalla metà degli anni Cinquanta si registrano importanti fenomeni erosivi con l’arretramento della foce di circa 700 metri. Infine, a seguito della realizzazione del Porto Turistico di Pineta Mare, il regime idrodinamico del settore appare completamente alterato: i materiali trasportati dalla zona di Foce Volturno sono intercettati dal molo foraneo del porto causando un ripascimento di oltre 30 metri e fino a 150 metri in pochissimi anni, mentre le spiagge a sud est del molo entrano rapidamente in crisi erosiva. Tali arretramenti sono da correlare all’intensa attività estrattiva nell’alveo, sulle spiagge e alla foce, nonché alle opere di regimazione fluviale. Nel bacino idrografico si contano 4 traverse e 10 sbarramenti artificiali a scopo idroelettrico e/o irriguo e vi è stata una importante attività di prelievo di inerti. Alla destra orografica del fiume vi è una densità abitativa elevata, concentrandosi in quell’area la quasi totalità dell’abitato comunale. Inoltre, in questa zona, si osserva un crescente inquinamento e degrado ambientale. Tale degrado è molto rilevante anche in tutti i sistemi di zone umide retrostanti al litorale – per esempio i Laghi Nabi e le Oasi dei Variconi o, nel comune di Villa Literno, l’Oasi delle Soglitelle …”.

Lo studio sul Golfo di Gaeta – Citato anche lo studio di Gioia e Guadagno (2024) sulla fascia tra San Felice Circeo e Monte di Procida, 16 comuni e circa 510mila abitanti: emerge “una percezione negativa della gestione costiera in Campania”, con rilievi su privatizzazioni diffuse e sull’associazione delle autorità pubbliche a interessi privati o criminali. “A livello amministrativo, si vedono azioni frammentate e prevalgono interessi personali e micro-interessi”. “Vedo molte privatizzazioni. Così, dove è privato è ben tenuto, mentre la spiaggia pubblica è molto sporca, e l’autorità pubblica è spesso legata ad attività criminali”. “La gestione costiera è completamente affidata ai privati”.

La polemica sulla politica locale – Per Ambc, una parte della politica “non va oltre l’oggi” e ride di fronte a scenari a 25 o 75 anni. La gestione delle spiagge, accusa l’associazione, viene ridotta alla nomina di un “fiduciario” ex articolo 110 del Tuel, “part time e a tempo determinato”, da stabilizzare “visti i servigi resi”, e da coinvolgere persino per “tampasiare” sulle gare ad evidenza pubblica per impianti sportivi. Nonostante tutto, l’associazione si dice “inguaribilmente ottimista” e auspica che dati e previsioni possano scuotere almeno “qualche sparuta reazione, soprattutto al momento del voto”.

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