Due impianti di depurazione comunali a Belvedere Spinello (Crotone) sono stati posti sotto sequestro preventivo dai carabinieri su disposizione del gip di Crotone, dopo mesi di segnalazioni: la rete fognaria, non trattata, tracimava nei campi e finiva nel fiume Neto.
Il provvedimento – Il sequestro è stato eseguito in attuazione di un decreto del gip, richiesto dalla procura della repubblica di Crotone, al termine di un’attività investigativa condotta dai carabinieri con l’ausilio tecnico dell’Arpacal.
L’origine dell’indagine – L’inchiesta è partita nel marzo 2025 dalla denuncia di alcuni cittadini, che parlavano di “fogna a cielo aperto”. I sopralluoghi hanno interessato le località Chiusa del Pozzo e Chiarette, dove sono ubicati i due impianti comunali. Dai riscontri è emerso che i reflui non trattati – carta e feci – si disperdevano nei terreni circostanti, inclusi nella Zona di protezione speciale, per poi confluire nel fiume Neto.
Gli esiti dei campionamenti – Le analisi batteriologiche sui campioni di acque reflue hanno rilevato la presenza di “escherichia coli ed enterococchi intestinali”, con un pericolo per la salute pubblica. A livello di gravità indiziaria, l’attività investigativa ha ricostruito responsabilità a carico di alcuni rappresentanti e dipendenti dell’amministrazione comunale di Belvedere Spinello per inosservanza dei divieti di scarico nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee, getto di cose pericolose e danneggiamento. IN ALTO IL VIDEO