Parete (Caserta) – Mercoledì 29 ottobre ricorreranno 30 anni dalla morte di don Antonio Basco, il parroco della chiesa San Pietro Apostolo che ha lasciato un ricordo indelebile nella vita sociale e religiosa del paese. Per l’occasione, ci sarà, nella sua chiesa, alle ore 19, una celebrazione eucaristica con la presenza di parenti e fedeli che ancora oggi lo ricordano con stima e affetto. Ricorrenza fortemente voluta dall’attuale parroco della chiesa San Pietro Apostolo, don Antonio Raimondo, che non manca mai di ricordare e di additare ai fedeli le personalità religiose locali che hanno vissuto con coerenza e fermezza la loro missione di fede.
Don Antonio morì in seguito ad un malore che lo colse improvvisamente allo stadio San Paolo mentre assisteva, la domenica del 29 ottobre 1995, ad un partita della sua amatissima squadra del Napoli. Don Antonio Basco nacque il 29 luglio del 1925 a Villa di Briano, che allora si chiamava “Frignano Piccolo”, e lì è sepolto. Ordinato sacerdote il 18 giugno 1950 nella chiesa cattedrale di Aversa, per anni ha insegnato Matematica presso l’Istituto “Innico Caracciolo” del seminario vescovile di Aversa e poi religione cattolica nella scuola media di Parete.
Con particolare sensibilità e dedizione, in qualità di cappellano dell’ospedale psichiatrico della Maddalena in Aversa, ha dato sollievo e conforto alle esistenze drammatiche dei malati di mente lì ricoverati. Il 21 gennaio 1968, don Antonio Basco fu nominato parroco della chiesa di San Pietro Apostolo di Parete dove si è sempre distinto, non solo come uomo di fede, ma anche per la grande umanità che si svelava ogni volta che i fedeli si rivolgevano a lui per una parola di conforto, un aiuto qualsiasi. Per onorare il suo ricordo e la sua grande fede calcistica lo stadio comunale è stato a lui intitolato.