Aversa (Caserta) – Il consigliere di opposizione Mario De Michele punta il dito contro l’amministrazione guidata da Francesco Matacena: sul tavolo, il mancato avvio della refezione scolastica e una frattura con la segretaria comunale Emanuela De Chiara. Chiede chiarezza e atti concreti per sbloccare il servizio.
Il contesto – “In questi giorni sono apparsi su alcuni organi di informazione notizie riguardanti le riunioni sulla refezione scolastica tra sindaco, assessori, dirigenti e segreteria comunale. Dagli elementi fin qui emersi non si tratta di ricostruzioni fantasiose”.
La frattura con la segreteria – “Infatti è ormai chiara la rottura tra la dottoressa Emanuela De Chiara e una parte degli amministratori. Innanzitutto esprimiamo piena solidarietà e vicinanza alla segretaria comunale che non si è mai piegata alla volontà politica, tenendo sempre diritta la barra della legalità”.
Il silenzio dell’amministrazione – “Allo stesso tempo siamo fortemente preoccupati per il grave silenzio del sindaco e della sua squadra di non-governo su una vicenda di grande rilievo pubblico, che getta ombre sulle scelte della maggioranza”.
Il nodo mensa – “Negli articoli si parla con dovizia di particolari di fatti inquietanti: eventuale proroga dell’appalto per la refezione scolastica, lettere di risoluzione contrattuale e richieste di dimissioni”.
Le accuse a Matacena – “Come al solito, Matacena e i suoi mettono la testa sotto la sabbia senza spiegare ai cittadini ciò che sta avvenendo e soprattutto senza adottare provvedimenti concreti per dare avvio al servizio mensa nelle scuole di Aversa. Il sindaco e il suo team di non-governo preferiscono galleggiare. Ma il mare di fango sta diventando innavigabile”.
“Città allo sfascio, si dimettano” – “Attendiamo chiarezza, la città lo merita come lo meritano migliaia di bambini che non possono usufruire del tempo pieno con grandi ripercussioni sulla loro formazione e sulla organizzazione familiare”. “Questa amministrazione ha portato la città allo sfascio, con gravi ripercussioni sulla vita delle persone. Servirebbe uno scatto di dignità, dovrebbero rassegnare le dimissioni ma, purtroppo per i cittadini, l’ordine che arriva dall’alto è tirare a campare fino alle regionali.”