“La Giustizia faccia il suo corso con tempestività, nell’interesse dei cittadini e della corretta amministrazione della cosa pubblica”. Con queste parole Raffaela Pignetti, presidente del Consorzio Asi Caserta, interviene in merito all’inchiesta sulla tangentopoli a Sorrento che vede tra gli indagati anche Giuseppe Razzano, imprenditore e politico di Maddaloni.
Agli atti dell’indagine, che ha portato all’arresto del sindaco Massimo Coppola, ci sono alcune gare d’appalto, tra cui una per la promozione del Brand Sorrento, aggiudicata alla società di promozione “Comunicando” di Razzano. Sarebbero emersi collegamenti i collegamenti tra Razzano e “Lello il Sensitivo”, al secolo Raffaele Guida, maddalonese, ritenuto dagli inquirenti fiduciario dei rapporti corruttivi tra il sindaco e la rete di imprenditori disposti a pagare tangenti per lavorare nella città costiera.
“In riferimento alle notizie riportate dagli organi di stampa – afferma Pignetti – ritengo doveroso esprimere la mia preoccupazione. Il sistema che, da quanto si legge, sembra delinearsi evidenzia un modus operandi purtroppo diffuso, capace di interessare tanti altri Enti. Per questo più che di un ‘sistema Sorrento’, ritengo più opportuno parlare di ‘sistema Campania’, dal quale mi dissocio”.
La presidente Pignetti ricorda che già nel 2023 il Consorzio Asi Caserta aveva segnalato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) potenziali profili di incompatibilità relativi alla nomina di Razzano nel suo Comitato Direttivo, avvenuta con decreto del presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca (numero 39 del 7 aprile 2023), su proposta dell’assessore Antonio Marchiello. “Abbiamo fatto richiesta di parere evidenziando criticità legate al coinvolgimento di Razzano in attività imprenditoriali nel settore pubblicitario in aree Asi – sottolinea – nonché in rapporti economici con società pubbliche partecipate dalla Regione Campania, tra cui Air Campania e Autoservizi Irpini, oltre che con enti locali tra i quali il Comune di Sorrento”.
L’Anac, prosegue Pignetti, ha riconosciuto “l’esistenza di un conflitto di interessi strutturale, potenzialmente lesivo dell’imparzialità amministrativa”. Il Consorzio Asi ha trasmesso il parere dell’Autorità alla Regione Campania, “titolare della nomina di Razzano all’interno del Comitato direttivo, senza tuttavia ricevere alcun riscontro”. “Auspico – conclude – che la Giustizia faccia pienamente il suo corso, con tempestività, significando che chiunque sia sottoposto a indagini è da ritenersi presunto innocente fino a sentenza definitiva”.