Fp Cgil e Uil Pa hanno organizzato questa mattina un’assemblea con raccolta firme nei Tribunali di Napoli Nord (Aversa) e Santa Maria Capua Vetere per chiedere la stabilizzazione dei 12mila precari assunti al Ministero della Giustizia mediante i fondi Pnrr tra funzionari Upp, funzionari tecnici e operatori data entry. L’iniziativa rientra nella mobilitazione nazionale delle due sigle di categoria delle funzioni centrali per sostenere la lotta dei lavoratori della Giustizia per migliorare la propria condizione, a partire dalle necessarie tutele e garanzie occupazionali.
“Siamo decisi a mettere in campo tutte le iniziative possibili per arrivare alla stabilizzazione dei precari della Giustizia. – dichiara Gaetano Trocciola, coordinatore provinciale della Fp Cgil – Un comparto da sempre sotto organico che in questi ultimi anni ha preso una boccata d’ossigeno grazie al lavoro di personale altamente qualificato che ha ridotto i tempi della macchina giuridica, ha introdotto importanti innovazioni tecnologiche e ha evitato al nostro Paese ulteriori sanzioni da parte dell’Unione Europea. Se il Governo non metterà mano alla stabilizzazione di tutte queste professionalità, recherà un danno non solo ai lavoratori precari ma anche ai dipendenti a tempo indeterminato già oberato da trent’anni di mancati investimenti nel comparto, così come il sistema Giustizia nel suo insieme”.
I presìdi e le assemblee che si sono svolte in tutta Italia sono il preludio di un’azione che sarà via via più incisiva. A un anno dalla scadenza del contratto dei precari assunti mediante i fondi Pnrr al Ministero della Giustizia — funzionari Upp, funzionari tecnici e operatori data entry — e a sei mesi dall’approvazione della prossima legge di bilancio, le organizzazioni sindacali Fp Cgil e Uil Pa ritengono necessario rilanciare con forza la mobilitazione per chiedere la stabilizzazione di tutti i 12 mila lavoratori attualmente in servizio.
“Il contributo dato dalle precarie e dai precari in questi anni all’ammodernamento del sistema giustizia è innegabile. – ha sottolineato Carlo Iavarone, coordinatore provinciale Uil Pa – Sarebbe un grave errore per l’Amministrazione, le forze politiche e il Governo tutto decidere di disperdere le competenze messe a disposizione da migliaia di lavoratrici e lavoratori che, con spirito di servizio e appartenenza, si sono rimboccati le maniche pur nell’assenza di una prospettiva certa di conferma nei propri ruoli e di loro valorizzazione professionale”.
Fp Cgil e Uil Pa, infine, credono sia necessario proseguire il percorso di mobilitazione per garantire un investimento adeguato negli organici del personale di ruolo e per la stabilizzazione di tutti i precari della Giustizia. Per questo auspicano il massimo coinvolgimento dei lavoratori di tutto il comparto per indurre il Governo ad adottare provvedimenti in favore pubblico impiego nell’interesse di tutti i cittadini.