All’alba di mercoledì 28 maggio è scattato un maxi blitz dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, che ha portato all’arresto di 21 persone nei comuni di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, nel Vesuviano. L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, è il risultato di un’articolata attività investigativa che ha fatto emergere l’esistenza di due gruppi criminali distinti ma riconducibili alla galassia del clan Mazzarella, storicamente radicato a Napoli.
Dei soggetti coinvolti, 19 sono stati condotti in carcere, mentre 2 sono finiti ai domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale partenopeo. Le accuse, pesantissime, vanno dall’associazione di stampo mafioso al traffico illecito di sostanze stupefacenti, passando per la detenzione e l’uso di armi, tentativi di estorsione e altri reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
Secondo quanto reso noto dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, le indagini hanno disvelato un controllo “penetrante” del territorio da parte delle due articolazioni criminali, operanti in stretta sinergia ma con compiti ben distinti. “Abbiamo ricostruito – ha spiegato Gratteri – una struttura organizzata e ramificata che esercitava una pressione asfissiante sul tessuto economico e sociale locale”.
Il primo gruppo si sarebbe dedicato principalmente alla gestione del traffico di droga, controllando diverse piazze di spaccio nell’area vesuviana. Un’organizzazione logistica ben oliata, con disponibilità di mezzi, uomini e armi, finalizzata alla distribuzione sistematica di sostanze stupefacenti. Il secondo gruppo, invece, sarebbe stato impegnato in attività estorsive, indirizzate soprattutto verso imprenditori e commercianti della zona. I proventi delle estorsioni, secondo gli investigatori, servivano a finanziare le necessità economiche degli affiliati detenuti o in difficoltà, rinsaldando così i vincoli di appartenenza e garantendo la continuità operativa del sodalizio.
L’operazione rappresenta un duro colpo alla rete criminale legata ai Mazzarella, confermando la strategia della Dda partenopea di colpire non solo le figure apicali dei clan, ma anche le ramificazioni territoriali che ne garantiscono il radicamento e la sopravvivenza economica. IN ALTO IL VIDEO