Non si arresta il flusso migratorio verso Lampedusa. In appena dieci ore, a partire da giovedì, sono sbarcati sull’isola oltre 900 migranti, confermando l’emergenza continua nel Mediterraneo. Un’ondata che ha messo ancora una volta sotto pressione il sistema di accoglienza, già al limite.
Secondo i dati raccolti, 599 persone sono state soccorse in mare da unità della guardia di finanza, mentre 184 migranti sono stati tratti in salvo dalla capitaneria di porto. A questi si aggiungono 117 persone che sono riuscite a raggiungere autonomamente le coste, dopo aver affrontato la traversata a bordo di piccole imbarcazioni.
La maggior parte dei natanti – almeno dieci – è partita dalle coste libiche, mentre un undicesimo barcone, salpato da Monastir, in Tunisia, è approdato direttamente a Cala Galera, con a bordo 49 persone di presunta nazionalità guineana, sudanese e nigeriana. È stato l’intervento tempestivo dei carabinieri a bloccare il gruppo subito dopo l’approdo.
Nel frattempo, continuano a emergere i racconti drammatici di chi ha affrontato il viaggio in condizioni estreme. Nei giorni precedenti, erano stati soccorsi altri due barconi con a bordo 124 migranti (tra cui 28 donne e 9 minori) e 121 persone (inclusi 12 donne e 4 minori). Tra loro bengalesi, pakistani, egiziani, etiopi, sudanesi, somali e nigeriani. I superstiti hanno raccontato di essere partiti dalle spiagge di Surman e Zawya, in Libia, pagando ai trafficanti somme comprese tra 3.500 e 11.000 euro per un viaggio della speranza.
Nel centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola, la situazione è ormai insostenibile: 1.052 migranti si trovano attualmente stipati nella struttura, progettata per contenerne circa un terzo. Per far fronte all’emergenza, è stato disposto per questa sera il trasferimento di 260 persone, mentre domani è previsto un volo organizzato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) diretto a Roma, con a bordo 178 migranti. Di questi, 78 resteranno nel Lazio, mentre gli altri saranno destinati a strutture d’accoglienza in Campania.