Caserta. Sono pronto ad andare in assemblea per discutere di questioni politiche, per ripartire e decidere come affrontare al meglio le prossime scadenze.
E scorretto, però, inserire come primo punto allordine del giorno le mie dimissioni, che non esistono in quanto mai formalizzate. E stato uno sfogo durante una riunione molto accesa, cui qualcuno ha voluto dare troppo peso. Come dicevo sono pronto ad andare in assemblea e fare la mia relazione perché questo partito a Caserta ha bisogno di un ricostruire un quadro dirigenziale in vista delle Regionali.
Il segretario provinciale del Partito Democratico, Raffaele Vitale, rompe il silenzio e dice la sua sulla spaccatura interna al partito e sullaccordo per il rinnovo dei vertici dellAsi, che ha causato un vero e proprio terremoto nella maggioranza che aveva permesso la sua elezione alla guida della federazione di Caserta.
Una premessa è dobbligo, – continua Vitale – anche se tutti sanno cosa penso degli enti strumentali e quindi anche dellAsi: vanno aboliti in quanto rivelatisi inutili. E la mia linea da sempre e intendo impegnare il partito per studiare un progetto di legge che persegua questo obiettivo. Per quel che riguarda lAsi Caserta in segreteria si è discusso per quasi sei mesi e nessuno può negare che sul tema cè stato un ampio dialogo. Io ho sempre sostenuto che bisognava presentare un progetto sullo sviluppo industriale della Provincia di Caserta, un progetto di rinnovamento. Tra laltro laccordo con Forza Italia e Ncd era perorato proprio da chi oggi alza barricate. Il Pd si è assunto lonere di affrontare la quesitone della nomina dei vertici Asi perché era prioritario evitare un nuovo commissariamento, lanciando quindi un segnale di rottura netta con il passato che ha visto la gestione dellAsi caratterizzata da stipendi alti dei dirigenti e dalla presenza di milioni di debiti nei bilanci.