Beni confiscati, salvo il finanziamento per il Parco Rea

di Redazione

Mafalda Amente NAPOLI. Salvo il finanziamento governativo per il parco Ammaturo. La ristrutturazione delle zone notturne della casa alloggio ubicate presso l’ex parco Rea di contrada Salicelle a Giugliano (Napoli), bene confiscato alla camorra, ci sarà.

La fumata bianca è arrivata direttamente dal Ministero dell’Interno che è riuscito ad arginare il contenzioso venutosi a creare tra il Comune di Giugliano ed il consorzio Sole (Sviluppo Occupazione Legalità Economia) che rischiava di far perdere fondi per oltre 2,5 milioni di euro. La revoca del finanziamento si era resa necessaria dopo il recesso da parte dell’amministrazione comunale dal consorzio Sole, beneficiario dei fondi (Pon Sicurezza). Così per risolvere la problematica che si faceva sempre più ingarbugliata (il termine ultimo per intervenire era fissata nel 31 luglio prossimo) è entrata in scena la commissione regionale speciale per il Riutilizzo dei beni confiscati alla Camorra, presieduta da Antonio Amato (Pd) e dal suo vice Mafalda Amente (Pdl, nella foto).

Al termine dell’audizione del 17 giugno 2011, tenutasi alla presenza del commissario regionale Antiusura e Antiracket Franco Malvano, del sindaco di Giugliano Giovanni Pianese, del direttore del consorzio Sviluppo Occupazione Legalità Economia (Sole) Lucia Rea e per la fondazione Girasole – Genitori dei ragazzi autistici del professore Giovanni Delrio, si è deciso di chiedere l’intervento del ministero dell’Interno, intervento che si è poi dimostrato risolutivo.

Il Ministero ha fatto sapere che dietro delibera di giunta comunale, attestante la volontà dell’amministrazione di subentrare a pieno titolo al precedente beneficiario (Consorzio Sole), assicurando il rispetto di tutti gli obblighi, vincoli e procedure cui è subordinata la concessione del finanziamento da parte del Pon Sicurezza, sarebbe stato possibile procedere all’espletamento della gara. Nelle ultime ore l’esecutivo guidato da Giovanni Pianese ha deliberato in tal senso, dando così il via alla procedura per l’apertura delle buste con le offerte presentate dalle ditte ammesse alla gara per la ristrutturazione del bene da affidare ad una cooperativa sociale per l’attività di integrazione socio-lavorativa per persone diversamente abili.

“Siamo soddisfatti, non abbiamo tradito la fiducia dei ragazzi. – ha dichiarato il vicepresidente della commissione speciale Mafalda Amente – Il lavoro di raccordo svolto dalla Regione è stato utile per arrivare ad una conclusione positiva in tempi brevi. La sinergia mostrata da enti locali e governo centrale per la risoluzione del contenzioso è l’ennesima dimostrazione dell’impegno politico nella lotta alla Camorra”.

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