Donald Trump non esclude un conflitto con il Venezuela. Il presidente degli Stati Uniti lo ha affermato rispondendo a una domanda nel corso di un’intervista telefonica a Nbc News, lasciando intendere che un intervento militare contro il regime di Caracas resti tra le opzioni sul tavolo. “Non ne discuto”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca, per poi ribadire, incalzato dalle domande, che l’ipotesi di un’azione armata non è esclusa.
Nel corso dell’intervista, Trump ha aperto anche a nuovi raid contro imbarcazioni ritenute riconducibili ai narcotrafficanti nel mar dei Caraibi e a ulteriori sequestri di petroliere. Riferendosi direttamente al presidente venezuelano, ha aggiunto: “Lui sa esattamente cosa voglio”.
Nbc News sottolinea come l’ammissione di Trump rappresenti un passaggio significativo, alla luce del fatto che nel 2024 il presidente aveva costruito parte della sua campagna elettorale sulla promessa di tenere gli Stati Uniti fuori dai conflitti stranieri. “Non inizierò una guerra, ma fermerò le guerre”, aveva affermato nel discorso pronunciato dopo la vittoria elettorale. Una posizione che oggi appare in tensione con l’apertura a uno scenario interventista in America Latina.
Secondo l’amministrazione Trump, il Venezuela starebbe utilizzando i proventi del petrolio per finanziare quello che viene definito “terrorismo della droga”, accusa che fa da sfondo alla strategia di pressione economica e militare su Caracas.
I precedenti e i sequestri – Il presidente statunitense ha ricordato di aver ordinato nei giorni scorsi un “blocco” delle petroliere sanzionate in entrata e in uscita dal Venezuela, annunciando che i sequestri proseguiranno. “Se sono abbastanza stupidi da continuare a navigare, continueranno a navigare fino a uno dei nostri porti”, ha aggiunto Trump, chiarendo che la linea adottata dalla Casa Bianca resterà improntata alla massima fermezza.
