Olio spacciato per extravergine locale: controlli e sequestri della Guardia di Finanza

di Redazione

L’etichetta prometteva qualità e origine, il contenuto raccontava tutt’altra storia. È da qui che parte l’ultima operazione dei finanzieri nel settore olivicolo e oleario in provincia di Brindisi, dove i controlli si stanno facendo sempre più stringenti lungo la filiera della vendita al dettaglio.

L’attività, condotta dai militari del comando provinciale della guardia di finanza, si concentra sul monitoraggio dell’olio posto in vendita negli esercizi commerciali del territorio e nei mercati settimanali cittadini. In questo contesto si inserisce il controllo eseguito dalla compagnia di Fasano nei confronti di un esercente che aveva esposto per la vendita olio pubblicizzato come “extravergine di oliva 100% italiano locale di Altamura”, confezionato in latte e contenitori di plastica privi di qualsiasi indicazione obbligatoria sulla tracciabilità e sulle modalità di conservazione.

Le analisi di laboratorio – Il prodotto è stato sottoposto a campionamento e agli esami di laboratorio. I risultati hanno evidenziato valori di spettrofotometria e di acidità non conformi, oltre alla presenza di marcatori che hanno rivelato come l’olio fosse in realtà una miscela di olio di oliva e olio di semi, ben lontana dunque dalle caratteristiche dichiarate al consumatore.

La denuncia – Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato per il reato di frode in commercio. Resta fermo che la responsabilità dell’indagato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, operando nei suoi confronti la presunzione di innocenza sancita dall’articolo 27 della Costituzione.

Un secondo sequestro – Nel corso di un altro controllo ispettivo, svolto nei confronti di un imbottigliatore di Fasano, i militari hanno sequestrato 391 litri di olio extravergine italiano, stoccati per la successiva vendita in contenitori con etichette prive delle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa di settore, in particolare dal Regolamento Ue.

La tutela dei consumatori – Il contrasto alla commercializzazione di olio non genuino o etichettato in modo non conforme conferma l’impegno della guardia di finanza anche sul fronte delle frodi alimentari, a tutela degli operatori corretti e della salute dei consumatori, spesso ignari acquirenti di prodotti alterati o contraffatti e potenzialmente dannosi per il consumatore finale.

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