Napoli – La risposta civile al racket cresce nelle strade di Napoli. A Secondigliano, periferia a nord del capoluogo campano, un gruppo sempre più numeroso di esercenti ha scelto di esporsi, aderendo alla rete che si oppone alle estorsioni e all’usura. Oltre venti commercianti del quartiere hanno infatti detto sì al progetto Insieme contro racket e usura, promosso dalla Fai – Federazione antiracket italiana, con il sostegno della Regione Campania e in collaborazione con le forze dell’ordine.
La mobilitazione – Nel pomeriggio di ieri, davanti al commissariato di Polizia di Secondigliano, l’associazione ha richiamato i propri aderenti per una manifestazione che ha coinvolto istituzioni e imprenditori. Da lì è partita la passeggiata lungo il corso principale, con soste nei negozi che già espongono la targa della Fai e in quelli che stanno valutando l’adesione. Un percorso simbolico ma concreto, pensato per ribadire ai titolari e ai dipendenti la vicinanza delle istituzioni a chi affronta pressioni e intimidazioni.
Le presenze istituzionali – Accanto ai vertici della Fai c’erano il prefetto di Napoli Michele Di Bari, l’assessore comunale alla Legalità Antonio De Iesu, il questore Maurizio Agricola, il presidente nazionale della Federazione Luigi Ferrucci, il presidente Fai Campania Rosario D’Angelo e Paolo Serpico, presidente della sezione Fai di Secondigliano intitolata a Nicola Barbato, il poliziotto della Questura di Napoli rimasto gravemente ferito durante un’operazione antiracket a Fuorigrotta nel 2015 e scomparso nel marzo 2024.
L’obiettivo – La Federazione, dopo l’incontro dei giorni scorsi con i commercianti di Porta Capuana, ha scelto Secondigliano per proseguire la costruzione di una rete capace di spezzare l’isolamento degli imprenditori minacciati. Le soste nei negozi, gli inviti a denunciare e l’incoraggiamento a entrare nella rete Fai sono stati il filo conduttore dell’iniziativa. La presenza delle istituzioni e delle forze dell’ordine intende segnare un punto fermo: le vittime non sono sole. IN ALTO IL VIDEO

