Il giudice amministrativo richiama al rispetto delle decisioni dei tribunali ordinando l’esecuzione di una sentenza già passata in giudicato. Con provvedimento del 18 dicembre 2025, il Tar Campania ha imposto al Ministero dell’Istruzione di ottemperare, entro 60 giorni, alla pronuncia del Tribunale di Napoli Nord che aveva riconosciuto 2.500 euro a una docente precaria casertana, di Casapesenna, a seguito di ricorso patrocinato dagli avvocati Costantino Diana (nella foto) ed Enrico Vanacore.
Il quadro giuridico – Il mancato riconoscimento della Carta del docente al personale non di ruolo è al centro, da anni, di un ampio contenzioso. La misura, prevista come beneficio annuale per la formazione degli insegnanti, è stata estesa anche ai docenti a tempo determinato dalle pronunce della Corte di Giustizia europea e della Corte di Cassazione. Su questa linea si sono attestati i tribunali italiani, in particolare le sezioni lavoro, che hanno accolto i ricorsi dei precari.
L’ostacolo dell’esecuzione – Nonostante le decisioni favorevoli, l’erogazione effettiva della carta elettronica incontra spesso ritardi. Per ottenere l’esecuzione delle sentenze, infatti, risulta necessario promuovere un giudizio di ottemperanza davanti al Tar, strumento che consente di imporre all’amministrazione l’adempimento nei tempi fissati. È in questo solco che si colloca l’ordine impartito dal tribunale amministrativo campano al Ministero.
L’attività dello studio legale – Lo studio Diana – Vanacore, attivo tra Aversa e Casapesenna e specializzato in diritto scolastico e previdenziale, segnala numerose sentenze di accoglimento già eseguite con l’accredito della Carta del docente sulla piattaforma Sogei. Parallelamente, offre consulenza gratuita per la monetizzazione delle ferie non godute, con possibilità di rimborso per i contratti a tempo determinato degli ultimi dieci anni.
Le prospettive – “Negli ultimi quattro anni abbiamo avuto il 100 per cento di sentenze positive nel contenzioso sulla Carta del docente – afferma l’avvocato Costantino Diana – e pongo come obiettivo del prossimo anno risultati importanti anche per i giudizi di monetizzazione delle ferie non godute e per l’indennizzo ai docenti precari a fronte dell’abuso della reiterazione dei contratti a termine”.

