Colpivano depositi e tir carichi di profumi, cosmetici e filati di pregio, muovendosi tra Lombardia e Toscana con azioni rapide e pianificate. Un’attività criminale seriale che, nel giro di pochi mesi, ha portato all’esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare emesse dalla procura della Repubblica di Pavia. Mercoledì i carabinieri della compagnia di Voghera, con il supporto dei militari delle compagnie di Vimercate, Corsico, Merate e Latina, hanno dato esecuzione ai provvedimenti nei confronti di cittadini di origine romena ritenuti, a vario titolo, responsabili di rapina, furto aggravato, riciclaggio e ricettazione.
L’indagine – L’inchiesta prende le mosse da un ingente furto messo a segno in un capannone di stoccaggio di profumi di alta gamma a Casei Gerola. Da quel colpo, gli investigatori hanno avviato una complessa attività di accertamento basata sull’analisi delle immagini di videosorveglianza, sull’incrocio dei dati di traffico telefonico e delle celle presenti nell’area. Un lavoro che ha consentito di individuare le autovetture utilizzate durante l’azione e di risalire ai presunti utilizzatori.
I colpi contestati – Nel corso delle investigazioni, al gruppo sono stati collegati altri episodi analoghi. Tra questi, il furto del 5 maggio alla ditta Dream Flower di Casei Gerola e quello di un tir carico di filati pregiati, per un valore di circa 200mila euro, avvenuto a Villasanta il 7 giugno 2025. Agli indagati viene attribuito anche l’assalto a un deposito di cosmetici a Pistoia, il 22 giugno, durante il quale è stato possibile recuperare parte della refurtiva. Contestate inoltre due rapine: una a Voghera il 21 luglio, ai danni del personale di vigilanza di un deposito, e un’altra a Lodi il 29 luglio, quando l’autista di un tir sarebbe stato aggredito e derubato di un carico di cosmetici di alto valore.
Il metodo – Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il sodalizio criminale operava seguendo uno schema collaudato: sopralluoghi accurati, furto di veicoli destinati alle spaccate e ai blocchi stradali, quindi fughe rapide subito dopo i colpi. Gli indagati, residenti prevalentemente nell’hinterland nord di Milano e nell’area di Trezzano sul Naviglio, si spostavano frequentemente per mettere a segno le azioni, dando vita a un vero e proprio pendolarismo criminale.
Le misure cautelari – Grazie agli elementi raccolti e alle risultanze dell’attività tecnica, la procura di Pavia ha richiesto e ottenuto le misure cautelari. Dei nove soggetti destinatari dei provvedimenti, tre sono stati condotti in carcere e quattro posti agli arresti domiciliari, mentre due risultano al momento irreperibili. Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori responsabilità e per definire con precisione l’entità complessiva dei beni sottratti nei diversi episodi contestati. IN ALTO IL VIDEO

