Parete (Caserta) – Chiesa San Pietro Apostolo: esposti, alla vigilia di Natale, i due quadri restaurati di Onofrio Marchione. All’inizio della tradizionale “Santa Messa degli Uomini” il vescovo Angelo Spinillo ha tolto delicatamente i due lenzuoli bianchi che, ai lati all’altare, nei giorni scorsi tenevano celati i due dipinti di Marchione.
Immediata è stata la meraviglia dei numerosi fedeli, del sindaco Gino Pellegrino con la fascia tricolore, quando sono comparse ai loro occhi le rappresentazioni dell’Annunciazione e della “Sacra Famiglia”. Il perfetto restauro, curato da Vincenzo Salomone e Simona Anastasio, ha restituito tutti i morbidi colori dei due quadri ad olio su tela della prima metà del Settecento, che il tempo aveva annerito e rese illeggibili. Dopo le festività natalizie i dipinti saranno riposizionati nelle relative cappelle.
L’intervento di restauro rende merito e onore pure al pittore Onofrio Marchione ancora misconosciuto nella sua stessa città di origine, Aversa, dove nacque il 17 giugno 1668 e diede il suo apporto, anche se a livello locale, all’originale esperienza pittorica napoletana della prima metà del XVIII secolo. La rivalutazione e il recupero dei dipinti di Marchione si sono concretizzati grazie alla tenacia del parroco della chiesa San Pietro Apostolo don Antonio Raimondo e ai contributi economici dell’ingegnere Salvatore Falco, padre del capogruppo della maggioranza consiliare Michele Falco, e dell’azienda D&D Technology.
Ma non finisce qui: dopo i restauri della “Sacra Famiglia” e “L’Annunciazione” di Marchione, del dipinto seicentesco dell’Immacolata Concezione, della statua di Sant’Anna, si prevedono adesso altri interventi, come quello sul gruppo scultoreo “San Nicola di Bari che resuscita i tre fanciulli” opera di bottega napoletana del XIX secolo.
