Lusciano (Caserta) – Hanno lasciato l’aula del Consiglio comunale per protesta i consiglieri di opposizione Matrona Brunitto, Francesco Palmiero, Giuseppe Mariniello e Augusto Abategiovanni. Una scelta maturata dopo la mancata iscrizione all’ordine del giorno di un’interpellanza sul dissesto finanziario dell’Ente, regolarmente protocollata dai consiglieri del movimento. Un gesto che, spiegano dal gruppo UniAmo Lusciano, va oltre il valore simbolico: “Quando si impedisce alla minoranza di esercitare il proprio ruolo di controllo – chiosa il direttivo – si colpisce l’intera comunità, non una singola forza politica”.
La contestazione in aula – In apertura dei lavori, i consiglieri hanno denunciato pubblicamente che l’atto ispettivo non solo non era stato inserito tra i punti all’ordine del giorno, ma che non era mai arrivato alcun diniego scritto né una motivazione ufficiale sull’esclusione. Una decisione definita “molto grave”, perché, sottolinea il gruppo, limita il diritto dei consiglieri a porre domande e sottrae ai cittadini la possibilità di ricevere chiarimenti su una vicenda che incide direttamente sulla gestione amministrativa e sui servizi del Comune.
Il tema del dissesto – Al centro dell’interpellanza c’è il dissesto finanziario del Comune di Lusciano, con l’obiettivo di chiarirne le cause e individuare le responsabilità politiche. L’opposizione chiede di fare piena luce sulle ragioni che hanno condotto l’Ente a questa situazione e sulle ricadute, presenti e future, per i cittadini, in termini di tasse, servizi e investimenti. “Trasparenza e partecipazione – spiegano i consiglieri – non possono fermarsi alla porta del Municipio”.
L’incontro pubblico – Per questo motivo, il gruppo ha annunciato per i prossimi giorni un evento pubblico al Palazzo Ducale di Lusciano. Durante l’incontro, i consiglieri illustreranno in modo semplice e dettagliato i contenuti dell’interpellanza, mentre il consigliere Giuseppe Mariniello, ex sindaco, approfondirà in particolare le cause del dissesto e le responsabilità politiche connesse. L’obiettivo dichiarato è portare il confronto “tra le persone, nei luoghi della comunità”, offrendo ai cittadini strumenti di comprensione e partecipazione alla vita pubblica. In chiusura, il gruppo invita la cittadinanza a restare aggiornata sulle prossime iniziative e ribadisce la disponibilità al dialogo, pur confermando il netto dissenso verso quella che viene definita “una chiusura ingiustificata degli spazi democratici all’interno del Consiglio comunale”.

