Aversa (Caserta) – Urla, insulti e botte senza esitazioni. È così che, nel pomeriggio di lunedì 15 dicembre, due ragazze sono venute alle mani all’esterno dello stadio “Bisceglia” di Aversa, paradossalmente durante una partita di beneficenza, dando vita a una scena di violenza immortalata in un video che in pochi minuti ha fatto il giro dei social. Nelle immagini si vedono le due giovani strattonarsi e tirarsi i capelli, mentre attorno nessuno riesce a fermarle. Dal filmato emergono anche frasi volgari e cariche d’odio, tra cui: “Non prenderti la confidenza, pu***na. Mi faccio venire tutti i capelli in mano”.
Il video è arrivato anche al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha affidato ai social un commento durissimo sull’accaduto: “Quanto accaduto fuori dallo stadio di Aversa è gravissimo e rappresenta un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare. È inaccettabile che ragazze così giovani arrivino alle mani per motivi futili, utilizzando un linguaggio violento e degradante. Così giovani e già così violente: siamo di fronte a un fallimento educativo e sociale. Serve un intervento immediato: più controlli nelle aree di aggregazione, soprattutto in occasione di eventi sportivi, ma anche un lavoro profondo nelle scuole e nei territori per contrastare la cultura dell’odio e della prevaricazione. Se non si interviene ora il rischio è che questi episodi diventino la normalità, con conseguenze sempre più gravi”.
La condanna del sindaco – Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Francesco Matacena: “Nel 2025 episodi di questo genere non sono accettabili, a maggior ragione quando si verificano al termine di una partita di beneficenza. Si tratta di comportamenti che nulla hanno a che vedere con i valori dello sport, della solidarietà e del rispetto che devono guidare la convivenza civile e la crescita dei nostri giovani”. Parlando non solo da sindaco, ma anche da genitore, Matacena ritiene sia “fondamentale che le famiglie stiano accanto ai propri figli, li accompagnino nel loro percorso di crescita e li aiutino a comprendere che la violenza non è mai una risposta. Questo vale per le ragazze coinvolte in questo episodio, così come per tutti i giovani della nostra comunità”.
“Incontrerò le due ragazze” – “Come Amministrazione comunale – fa sapere – stiamo portando avanti numerose iniziative sul fronte dell’educazione, dello sport, dell’inclusione sociale e della prevenzione del disagio giovanile. Tuttavia, nessuna istituzione può agire da sola. È necessario un impegno condiviso, che coinvolga famiglie, scuole, associazioni e cittadini, affinché episodi simili non si ripetano”. Il sindaco si riserva di avere “un incontro tra le due ragazze coinvolte, nella convinzione che il dialogo, il confronto e l’assunzione di responsabilità rappresentino strumenti fondamentali per trasformare un episodio negativo in un’occasione di riflessione e crescita”. “La violenza giovanile è una questione che riguarda tutti. Contrastarla – continua il primo cittadino – significa essere presenti, educare al rispetto e non voltarsi dall’altra parte. Aversa deve continuare a essere una città che tutela i propri giovani e promuove valori positivi”. “Come sindaco, continuerò a fare la mia parte”, sottolinea Matacena, chiedendo, però, a tutta la comunità di fare altrettanto, “perché solo insieme – dice – possiamo costruire un contesto più sano, responsabile e rispettoso”. IN ALTO IL VIDEO

