Si schianta contro autobotte: muore Stefania Palmieri, era incinta al nono mese

di Redazione

Un impatto devastante ha spezzato due vite sull’A22 del Brennero, tra i caselli di Mantova Nord e Nogarole Rocca. Venerdì 7 novembre Stefania Palmieri, 36 anni, incinta al nono mese, ha perso la vita insieme al bambino che stava per nascere, dopo che la sua auto si è schiantata contro una cisterna in transito.

L’impatto e i soccorsi – Secondo le prime ricostruzioni, l’auto della giovane si è scontrata con un mezzo pesante che la precedeva. L’urto è stato violentissimo: la vettura è rimasta incastrata sotto l’autobotte. Il personale del 118 ha tentato a lungo la rianimazione, ma la 36enne è morta sul colpo insieme al bimbo che portava in grembo.

Chi era – Originaria di Modena, viveva a Padova e lavorava a Dolo (Venezia) come direttrice delle risorse umane per una ditta di abbigliamento con sede a Milano. Laureata in giurisprudenza alla Bocconi nel 2017, aveva costruito una carriera brillante. Suo padre, Beniamino Palmieri, è un noto chirurgo ed è stato professore all’Università di Modena e Reggio Emilia.

Il dolore della comunità – La notizia ha scosso Modena e il mondo degli affetti della giovane. «Aveva la gioia negli occhi di chi aspetta un figlio», ha raccontato il padre, «una vita che si stava realizzando pienamente con la maternità, il lavoro che amava, i tanti affetti. Mancava solo una settimana al parto. Una tragedia che non riesco ancora a realizzare». Cordoglio anche dal sindaco di Modena, Massimo Mezzetti: «La morte in un incidente stradale di Stefania Palmieri, nostra concittadina 36enne al nono mese di gravidanza, è una notizia terribile. Di fronte a una perdita così grande, ogni parola sembra insufficiente. A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Modena, esprimo il mio più sincero cordoglio e la massima vicinanza alla famiglia, al suo compagno e agli amici in questo momento di dolore inconsolabile. Riposa in pace Stefania, insieme al bambino che presto avresti dato alla luce».

Le indagini – La polizia stradale di Verona sta lavorando per definire l’esatta dinamica. Dai primi rilievi emerge che la 36enne fosse diretta nel Veronese per far visita ad alcuni parenti quando, per cause da accertare, avrebbe tamponato l’autobotte. La salma è stata trasferita all’Istituto di medicina legale per gli accertamenti.

I funerali – Le esequie potrebbero svolgersi lunedì, in forma privata. La famiglia, professionisti sanitari molto conosciuti a Modena, e il compagno sono sotto choc. La comunità di Padova e quella del Veneziano, dove la giovane lavorava per il marchio Autry lungo la Riviera del Brenta, si preparano a darle l’ultimo saluto.

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